Terrorismo: blitz dei carabinieri, tre fermi, si cerca un quarto uomo

ROMA  – Sono tre i decreti di fermo eseguiti dai carabinieri del Ros a Finale Ligure (Savona), Cassano d’Adda (Milano) nei confronti di altrettanti indagati, di cui due di nazionalita’ egiziana e uno algerina, accusati di associazione con finalita’ di Terrorismo internazionale.

Un quarto soggetto, destinatario di analogo provvedimento, risulta attualmente irreperibile all’estero. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Federico Manotti della Procura distrettuale antimafia antiterrorismo di Genova, hanno consentito di individuare un gruppo egiziano, organizzato su base familiare e stanziato tra la Liguria e la Lombardia, che sul web si occupava di diffondere materiale jihadista e di instradare combattenti dal nord Africa in territorio siriano (ed anche in Libia) per conto di Daesh. (Daesh).

Nel tentativo di dissimulare l’adesione all’ideologia piu’ radicale, spiegano gli investigatori impegnati nell’operazione ‘taqiyya’, “alcuni indagati avevano volutamente conformato il proprio atteggiamento e le proprie abitudini in modo tale da evitare riferimenti anche solo velatamente religiosi o di appartenenza al mondo islamico”. L’opera di propaganda e proselitismo era svolta esclusivamente sulla rete non solo mediante canali riservati ma ricorrendo a pseudonimi e account fittizi, anche sui piu’ diffusi social media. Il materiale divulgato a numerosi contatti era in parte direttamente ottenuto da al-Hayat Media Center, organo di propaganda ufficiale dell’autoproclamatosi “Stato Islamico”.  

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