Tunisi. Leader dell’opposizione ucciso a colpi d’arma da fuoco

 TUNISI – Ucciso il leader dell’opposizione Chokri Belaïd.

Il segretario del Partito dei patrioti democratici è stato ferito questa mattina a Tunisi in un agguato mentre usciva dalla sua casa. Quattro colpi d’arma da fuoco sparati da distanza ravvicinata non hanno dato scampo a Belaid. Era uno dei massimi esponenti di Nidaa Tounes, la formazione politica più importante dell’opposizione tunisina  già oggetto di numerosi atti di violenza da parte di miliziani della Lega per la protezione della rivoluzione. Da quanto si apprende, si tratterebbe di una vera e propria esecuzione. Nel mirino della polemica finisce il Governo. Centinaia di persone, gridando “Chokri Belaid il nostro martire”, stanno infatti affluendo in avenue Bourghiba per protestare davanti al Ministero dell’Interno, guidato da Ali Laarayedh, esponente di Ennahda. Inneggiando slogan contro il governo, i manifestanti chiedendo anche le dimissioni del primo ministro Hamadi Jebali, anche lui di Ennahda. Le forze di polizia, dispiegate in gran numero, cercano di proteggere il palazzo stendendo con un altro filo spinato rispetto a quello già presente e che isolava il Ministero. “L’uccisione di Chokri Belaid è un atto di terrorismo che colpisce tutta la Tunisia” – ha detto il primo ministro tunisino Hamadi Jebali ad un’emittente radiofonica tunisina -.  “Un atto criminale, di terrorismo – ha continuato Jebali – non solo contro Belaid, ma contro tutta la Tunisia”. Jebali ha poi lanciato un appello ai tuisini affinché “non cadano nella trappola criminale di chi cerca di fare piombare il Paese nel disordine”.

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