Aereo russo esploso per bomba artigianale
PARIGI – Nuovi raid dell’aeronautica francese nella notte contro la roccaforte dell’Isis a Raqqa, nel nord della Siria: secondo quanto reso noto dalle forze armate francesi, sono stati distrutti un centro di comando ed un centro di addestramento. I raid, che hanno colpito siti diversi da quelli presi di mira la notte precedente, sono stati effettuati da dieci caccia partiti dalla Giordania e dagli Emirati arabi. Il raid è stato compiuto intorno all’1.30 di notte. La missione è stata condotta in coordinamento con le forze americane.
Sempre secondo i media internazionali online, il ministero della Difesa francese ha confermato i raid aerei. Un totale di 16 bombe sono state lanciate da 10 aerei da caccia Rafale e Mirage 2000, che hanno distrutto un centro di comando e un campo di addestramento a Raqqa. I raid sono stati “coordinati” con le forze Usa, ha reso noto il ministero della Difesa francese, e gli obiettivi sono stati “identificati durante missioni di ricognizione effettuate precedentemente dalla Francia”.
Nel frattempo Vladimir Putin, dopo che i servizi segreti russi hanno rivelato che a causare la tragedia dell’Airbus russo nel Sinai e’ stata una bomba, fa sapere che i raid aerei russi contro i jihadisti in Siria devono essere intensificati “affinche’ i criminali capiscano che il castigo e’ inevitabile”.
Infatti il Metrojet precipitato 31 ottobre scorso è esploso a seguito della deflagrazione di “un ordigno esplosivo di fabbricazione artigianale equivalente ad un chilogrammo di TNT”. A dichiararlo è stato Alexander Bortnikov, capo dei servizi di sicurezza federali russi.
“L’attivita’ bellica dell’aviazione in Siria – ha aggiunto Putin – non deve essere solo continuata: deve essere rafforzata, affinche’ i criminali capiscano che il castigo e’ inevitabile. Chiedo al ministero della Difesa e allo stato maggiore generale di fornire proposte in tal senso. Controllero’ come va il lavoro”.