Cgil, Cisl, Uil Funzione pubblica :inaccettabile condotta dell’amministrazione comunale
ROMA – Venerdì 6 giugno sciopero Generale per l’intero turno ~ dei 24.000 lavoratori di Roma Capitale, impegnati da tempo in una vertenza con l’amministrazione comunale che ha avuto uno dei momenti più significativi con la grande assemblea generale che si è svolta il 6 maggio in Campidoglio con la partecipazione di più di diecimila lavoratori. L’annuncio dello sciopero è stato dato da Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, Segretari Generali delle Federazioni di Roma e Lazio di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil Fpl. In un comunicato congiunti i tre dirigenti sindacali parlano di “ inaccettabile condotta dell’Amministrazione, che non vuole o non sa cogliere fino in fondo le indicazioni ministeriali sui contratti decentrati e nel contempo produce atti restrittivi e penalizzanti verso i dipendenti, lasciando inalterati gli interessi e gli sprechi della politica segnalati dal ministero dell’economia e finanza ( Mef)”. Fino alla fine del mese si svolgeranno assemblee in tutti i posti di lavoro “, mantenendo alto e costante il livello della vertenza verso Roma Capitale. Lo sciopero generale. Prosegue la nota sindacale-sarà un’altra occasione per manifestare l’indignazione dei lavoratori e difendere fattivamente il contratto decentrato di Roma Capitale, che non può essere modificato in alcun modo da atti unilaterali, lanciando anche chiari segnali al Governo Nazionale sulla fondamentale importanza della vertenza in atto”.
I segretari generali dei sindacati della Funzione pubblica pur in presenza della decisione di sciopero continueranno a partecipare a tavoli di confronto ma – affermano-la mobilitazione non si arresterà sino a quando i lavoratori non riceveranno le giuste risposte ed atti concreti che ancora attendono da questa Amministrazione.”. Non viene escluso anche “ il ricorso ad azioni legali a tutela del potere di acquisto delle retribuzioni dei lavoratori capitolini”.