A Bologna, il XVIII congresso nazionale dei chimici

Si terrà il 12 e 13 ottobre, a Bologna, il XVIII congresso nazionale dei chimici. Patrocinato a livello internazionale da ‘EuChemS’ (European Chemical Society), l’appuntamento riunirà i chimici italiani e farà il punto su alcuni temi chiave del dibattito scientifico attuale, in un anno di svolta della figura di chimico che è passata, con la legge Lorenzin, a essere professione sanitaria.

Nella due giorni di incontri interverranno professionisti, istituzioni ed eccellenze scientifiche che si confronteranno su alcuni aspetti centrali del mondo della chimica

Il titolo – ‘Next: per noi innovare è una tradizione’ – riassume a pieno la mission di una professione che proprio quest’anno celebra i 90 anni dalla sua istituzione nel 1928. “Il congresso -dichiara Nausicaa Orlandi, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici- sarà un momento chiave per riflettere sulla centralità della chimica e sul ruolo imprescindibile dei chimici nei confronti della collettività e delle generazioni future. A Bologna interverranno eccellenze internazionali della chimica e daremo voce agli aspetti più innovativi della ricerca, discutendo delle prospettive più interessanti sia a livello industriale, legislativo, normativo e scientifico che contribuiscono oggi, e nel prossimo futuro, al miglioramento della vita delle persone, dei luoghi di lavoro, dello spazio intorno a noi. Il messaggio è chiaro: la chimica italiana è innovazione e capacità di sintesi fra rigore scientifico, creatività ed etica professionale”. 

Sono tanti i tavoli di lavoro attorno ai quali siederanno ricercatori, professionisti, istituzioni pubbliche ed esperti invitati a intervenire. I temi rispecchiano le questioni più attuali che vedono protagonisti la chimica e i chimici italiani. Il programma vedrà, nella prima giornata, un focus su economia circolare – in cui si parlerà di ambiente e sostenibilità – e sull’evoluzione futura della professione di chimico, per poi trattare delle strette correlazioni tra chimica e salute, a partire dalla qualità e sicurezza in ambito di lavoro, cosmesi, alimentazione e farmaceutica. Innovazione e tecnologia saranno inoltre protagoniste di un confronto intorno all’industria 4.0. La seconda giornata sarà dedicata al rapporto fra chimica e il mondo dell’informazione e della comunicazione, mentre un tavolo di lavoro più tecnico prenderà in esame il tema dei controlli e gli aspetti tecnico-normativi che riguardano il comparto chimico. 

Durante il congresso saranno premiati alcuni chimici italiani che si sono distinti in ambito professionale e scientifico. Per primo sarà dato un riconoscimento ai due chimici italiani iscritti all’ordine da più tempo: Benedetto Canuti e Franco Staccione, entrambi liguri e nati nel 1922, sono iscritti all’Ordine dal 1949, quindi da ben 69 anni. Dopo i chimici italiani più longevi, a Bologna sarà anche premiato il chimico più giovane iscritto all’Ordine. Un riconoscimento speciale sarà consegnato anche ad Andrea Borgato, chimico e atleta paralmpico che ha conquistato numerose medaglie nella sua specialità, il tennis tavolo, sia in Italia sia alle Olimpiadi (Londra e Rio), agli Internazionali e ai Mondiali. Infine, saranno premiati i due super ospiti del Congresso: Liberato Manna, Direttore di Nanochimica all’Istituto Italiano di Tecnologia, e Vincenzo Balzani, candidato nel 2017 al Premio Nobel, professore emerito di chimica presso l’Università di Bologna e autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. 

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