Lo rivela il sito Nature. DAMA, collaborazione tra i ricercatori italiani e cinesi, ha annunciato questi primi risultati dopo sei anni di raccolta dati e dopo aver aggiornato l’esperimento nel 2010. Anche se la sensibilità di DAMA è stata migliorata i suoi risultati sono ancora difficili da spiegare. L’osservazione delle galassie e della radiazione primordiale dell’Universo implicano che la stragrande maggioranza della materia è invisibile e interagisce quasi esclusivamente attraverso la gravità. Esistono molte teorie per spiegare la natura di questa materia oscura, e molti esperimenti hanno tentato di individuarla attraverso le interazioni con la materia ordinaria. Rita Bernabei, fisico dell’Università di Roma Tor Vergata che ha guidato DAMA sin dai primi giorni, ha presentato gli ultimi risultati lo scorso 26 marzo in un incontro nel Laboratorio Nazionale del Gran Sasso.