
VITERBO – Picchiava selvaggiamente la moglie e le figlie di 13 e 14 anni, costrette a occuparsi di un gregge di oltre 100 pecore e a subire le sevizie del padre.
E’ accaduto nella provincia di Viterbo. L’uomo, un italiano di 37 anni, è stato arrestato dalla Squadra mobile di Viterbo. E’ accusato, fra l’altro, di aver appiccato, davanti alle figlie, un grave incendio che si è esteso per oltre 20 ettari e ha distrutto zone coperte da boschi. La moglie, le due figlie e un fratellino di 4 anni sono stati assegnati a una casa famiglia protetta.
Da due mesi la Squadra Mobile di Viterbo aveva avviato le indagini dopo una segnalazione ricevuta da Telefono Azzurro che, a sua volta, era stato allertato sulle condizioni delle minori con una telefonata anonima. Dalle molte testimonianze raccolte è emerso che spesso le minorenni avevano dei lividi sul volto e sulle braccia. Altre volte sono state viste perdere il sangue dal naso. Una delle ragazzine ha raccontato che in un’occasione il padre ha tentato di investirla con l’auto perchè non era riuscita a fare le cose come lui voleva.
L’aspetto più allarmante della situazione, secondo gli investigatori, è lo stato di grave prostrazione in cui versano le due minorenni. «Sarebbe meglio morire che continuare a vivere in questa situazione» ha confidato una di loro. Una decina di giorni fa, i poliziotti, al fine di evitare che una volta informato dell’indagine in corso, l’uomo le sottoponesse ad ulteriori violenze, la madre, le due bambine e un fratellino di 4 anni sono stati prelevati e assegnati a una casa famiglia in un luogo tenuto segreto.
Secondo quando si è appreso l’uomo, costringeva le figlie ad accudire il gregge di pecore anche in inverno, appena uscite da scuola.