Mps. Iniziata l’assemblea degli azionisti. L’attacco di Grillo

SIENA -E’ iniziata l’assemblea straordinaria del Monte dei Pasci di Siena, che dovrà anche autorizzare il consiglio d’amministrazione dell’aumento di capitale al servizio dei Monti bond.

Sono presenti  231 aventi diritto al voto in proprio e 793 aventi diritto al voto per delega, pari 52,78% del capitale sociale. Secondo quanto reso noto, la fondazione Mps detiene oggi il 34,94% del capitale (stabile); Finamonte (Famiglia Aleotti) 4%; axa 3,26%; Unicoop Firenze 2,73%; Jp Morgan 2,53%.
Tra i presenti  anche il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo  e Giampiero Samorì leader del movimento Mir che chiedono a gran voce di nazionalizzare l’istituto bancario e licenziare tutto il management. Ma ad aspettare i soci ci sono anche i militanti del movimento Rivoluzione Civile e un presidio della Lega  Nord che hanno dato via a cori contro la Mps.

“Quello che hanno fatto a banca Mps è peggio della tangentopoli di Craxi e di Parmalat messe insieme”, ha detto il comico genovese. “Serve la nazionalizzazione di Mps: in Parlamento introdurremo proposte che portino alla nazionalizzazione di questo partito-banca, e degli altri partiti-banca”, ha tuonato Grillo. “Le banche con noi torneranno ad essere di diritto pubblico, perché una banca deve esercitare il diritto pubblico sul territorio, com’era prima. Se vuoi fare una finanza, stacchi, e fai un altro tipo di istituto. Basta banchieri con i soldi degli altri”.

E poi, sempre Grillo: “I sold devono essere tirati fuori non dai cittadini italiani, dall’Imu, non dai Monti-bond. E chi ha preso i soldi deve essere processato”. Parole che hanno trovato consenso in sala, con applausi in platea.

“Giuseppe Mussari – ha attaccato Grillo – l’ho incontrato una volta e non sa nulla di banche. Per dare dividendi  hanno disintegrato uno delle più belle e antiche banche del mondo. Si sono venduti i gioielli e hanno spolpato un’azienda che prima del 1995 aveva un valore. L’azienda – ha concluso il comico – dovrà licenziare migliaia di persone a breve. Deve riscattarsi, ma non lo può fare con questi manager”.

E non finisce qui.  Grillo ha preso di mira Alessandro Profumo: “Io lo conosco, è di Genova come me, faceva il casellante e studiava la notte. Ma ha un curriculum inadatto per questo ruolo perché è indagato per frode fiscale”. Inoltre Grillo invoca l’apertura di un’inchiesta per un buco nei conti di 14 miliardi di euro. Tempestiva la replica di Profumo Profumo: “Mi dica da dove viene questa indicazione? Qui non c’è nessun buco”.
Intanto il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco  dice non c’è nnessun dubbio sulla stabilità di Banca Mps.  
Anche il premier uscente Mario Monti è intervenuto dal microfoni di Radio Anch’io sulla spinosa questione affermando che “il governo non ha responsabilità nella vicenda Monte dei Paschi di Siena“. E ha aggiunto: “Ha la responsabilità di assicurare che tutto il sistema funzioni, ha la responsabilità di evitare che ci siano problemi nel sistema bancario italiano e anche la responsabilità di assicurare il buon funzionamento delle autorità indipendenti e di Bankitalia”. E infine: “La responsabilità è di chi ha generato quella situazione identificata da Bankitalia che facendo il suo lavoro in base alle direttive Ue ha chiesto al Tesoro di prevedere questa forma di prestito per rafforzare il capitale di Mps. Quindi tutto quello che riguarda il circuito pubblico è stato ineccepibile: il problema di base sul quale va fatta la massima chiarezza, incluso indagini di carattere penale, è se ci sono stati comportamenti che meritano un’indagine. Va indagato con rigore, bisogna fare chiarezza sulla responsabilità”.

 

Federconsumatori: “Fare chiarezza per tutelare correntisti e risparmiatori”
 
“Di fronte alla grave situazione in cui si trova il Monte dei Paschi, il nuovo gruppo dirigente, la Banca d’Italia e la Consob devono impegnarsi con tutte le loro forze per fare la massima chiarezza sulla vicenda.Si tratta del primo, fondamentale, passo da compiere: solo così si potranno evitare situazioni di panico e dannose reazioni a catena”. E’ q1uanto riporta Federconsumatori in una nota.

“L’allarme ed il panico, infatti, potrebbero determinare un pericolosissimo “effetto domino”, creando pericolose turbative nei mercati che potrebbero determinare ricadute pesantissime per i risparmiatori. È indispensabile, quindi, impedire agli speculatori di approfittare di questa crisi, creando danni ancora più grandi di quelli già avvenuti. Solo alla luce di quanto realmente accaduto e di quale sia la situazione attuale potremo mettere in campo tutte le azioni ed iniziative necessarie a tutelare i correntisti  (che, in ogni caso, secondo quanto disposto da leggi Italiane e comunitarie, sono tutelati fino a 103.000 Euro) ed i piccoli risparmiatori.
Tale vicenda, inoltre, ha riacceso i riflettori sulla grave questione dei derivati, che affrontiamo con grande impegno. Titoli che hanno creato enormi squilibri nei bilanci di diverse banche, enti locali e risparmiatori. Tutto ciò è avvenuto sotto gli occhi disattenti della Banca d’Italia e della Consob che oggi dovrebbero farsi un esame di coscienza, rimediando ai propri errori e disponendo con effetto immediato controlli più vigili e severi, nonché adottando tutte le misure necessarie per garantire la trasparenza degli investimenti (a partire dagli scenari probabilistici). Anche i massimi esperti di banche e finanza intervenuti nell’ambito del convegno sul risparmio organizzato dalla Federconsumatori lo scorso 18 gennaio hanno confermato la necessità e l’urgenza di adottare provvedimenti in tal senso.
Non bisogna sottovalutare il fatto che, per pagare i danni causati dai derivati, lo Stato sarà probabilmente chiamato a dare una garanzia (Tremonti Bond), impegnando fondi che dovrebbero essere invece investiti per lo sviluppo e la ricerca necessari per il rilancio dell’economia e dell’occupazione.”

 


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