Il trattamento sviluppato da Sumitomo Pharma e Università di Kyoto utilizza cellule iPS per ripristinare la produzione di dopamina nel cervello
Tokyo, 5 agosto 2025 – Dalla ricerca giapponese arriva una nuova speranza per i pazienti affetti dal morbo di Parkinson. L’azienda Sumitomo Pharma ha presentato la richiesta di autorizzazione alla commercializzazione di un innovativo trattamento basato sul trapianto di cellule staminali pluripotenti indotte (iPS), sviluppato in collaborazione con l’Università di Kyoto. Si tratta di una terapia potenzialmente rivoluzionaria, che ha già dato esiti positivi in fase clinica e potrebbe rappresentare un punto di svolta nella lotta alla malattia neurodegenerativa.
La sperimentazione clinica: risultati promettenti e nessun effetto collaterale grave
Lo studio condotto a Kyoto ha coinvolto sette pazienti di età compresa tra i 50 e i 69 anni, a cui sono state impiantate tra 5 e 10 milioni di cellule iPS in entrambi gli emisferi cerebrali. Le cellule trapiantate, provenienti da donatori sani, sono state riprogrammate per diventare precursori delle cellule cerebrali produttrici di dopamina – sostanza la cui carenza è alla base dei principali sintomi del Parkinson.
I pazienti sono stati monitorati per due anni, e i ricercatori non hanno riscontrato effetti collaterali gravi. Al contrario, quattro dei sette pazienti hanno mostrato un miglioramento significativo dei sintomi motori. I risultati della sperimentazione sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista “Nature” lo scorso aprile.
Cellule iPS: cosa sono e perché rappresentano il futuro della medicina rigenerativa
Le cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) rappresentano una frontiera avanzata della medicina rigenerativa. Ottenute riprogrammando cellule adulte specializzate, queste cellule vengono riportate a uno stato giovanile simile a quello embrionale, senza la necessità di utilizzare embrioni. Una volta riprogrammate, possono essere differenziate in qualsiasi tipo cellulare, rendendole ideali per trattamenti personalizzati in diversi ambiti della medicina.
L’utilizzo delle iPS è già oggetto di numerosi studi in ambito oncologico, cardiologico e neurologico, e il progetto guidato da Sumitomo e dall’Università di Kyoto è uno dei primi al mondo ad arrivare a una richiesta formale di autorizzazione per un’applicazione clinica nel morbo di Parkinson.
La diffusione globale del Parkinson e la necessità di terapie innovative
Secondo i dati della Parkinson’s Foundation, oltre 10 milioni di persone nel mondo convivono con questa malattia, che insieme all’Alzheimer rappresenta una delle principali patologie neurodegenerative. Il Parkinson colpisce il sistema motorio causando tremori, rigidità muscolare e difficoltà nei movimenti. Le terapie attualmente disponibili permettono di alleviare i sintomi, ma non sono in grado di fermare o rallentare la progressione della malattia.
In questo scenario, l’introduzione di terapie cellulari rappresenta una svolta epocale per la cura del Parkinson. Oltre al Giappone, Sumitomo Pharma ha già avviato una sperimentazione clinica anche negli Stati Uniti, rafforzando la prospettiva di una futura disponibilità internazionale del trattamento.