Venerdì 5 Settembre in Sala Giardino alle ore 21.15in occasione della proiezione fuori concorso del suo ultimo film L’isola di AndreaAntonio Capuano riceverà il ‘Premio Pietro Bianchi 2025’dai Giornalisti Cinematografici d’intesa con la Direzione della Mostra internazionale d’arte cinematografica e la Biennale
VENEZIA – Il regista Antonio Capuano riceverà il prestigioso Premio Pietro Bianchi, riconoscimento che iGiornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) attribuiscono tradizionalmente a un’eccellenza del cinema italiano d’intesa con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e la Biennale. Giunto alla sua 48ma edizione.
Il “Bianchi” 2025 verrà consegnato a Capuano in Sala Giardino in occasione della proiezione del suo ultimo film L’isola di Andrea, selezionato fuori concorso alla Mostra diretta da Alberto Barbera – seguirà un incontro con il regista. Un omaggio che la stampa cinematografica dedica al talento multiforme di Capuano, regista, sceneggiatore, drammaturgo, scenografo, autore e attore fra cinema, teatro e televisione.
Antonio Capuano
Con la sua opera prima Vito e gli altri (1991), selezionato e premiato alla Settimana della Critica di Venezia e Nastro d’argento per il miglior regista esordiente, Capuano ha dato inizio a quella che sarebbe stata considerata la “nuova onda” del cinema napoletano negli anni’ ’90.
Alla Mostra di Venezia è tornato più volte, partecipando in Concorso con Pianese Nunzio, 14 Anni a Maggio (1996), il film collettivo I vesuviani (1997), Luna rossa (2001) e alle Giornate degli autori con L’amore buio (2010) e, ancora, alla Settimana della critica con Bagnoli Jungle (2015).
Al Festival di Locarno ha presentato invece Polvere di Napoli (1998) e La guerra di Mario (2005), mentre è del 2020 Il buco in testa proposto dal Torino Film Festival. Ha ricevuto un ’Excellence Award’ di Alice nella Città in occasione della presentazione della sua opera prima Vito e gli altri, restaurata in 4K da Cinecittà.
Il Premio Pietro Bianchi
Nato nel 1977, da sempre in collaborazione con la Biennale, il riconoscimento viene assegnato dai Giornalisti Cinematografici Italiani d’intesa con la Mostra del Cinema ed è stato attribuito da quasi cinquant’anni ad un’intera generazione di registi e sceneggiatori, ma anche ad alcuni autori della fotografia e attori tra i più rappresentativi protagonisti del più grande cinema italiano.
Da Mario Soldati, il primo a riceverlo della storia del Premio, a Zavattini, e poi Blasetti, Castellani, Zampa, Lattuada, Monicelli, Comencini, De Santis, Rosi, Risi, Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Magni, Lizzani, Bertolucci, Antonioni.
Il Premio è andato anche agli sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico, Age e Scarpelli e Tonino Guerra, agli autori della fotografia Giuseppe Rotunno e Vittorio Storaro, al montatore Roberto Perpignani e a molti altri nomi eccellenti, tra i quali pochissimi attori.
Tra loro Sophia Loren, Claudia Cardinale, Virna Lisi, Michele Placido. Negli anni Duemila è il Bianchi è stato attribuito simbolicamente ai grandi della critica italiana, e a due protagonisti della comunicazione come Enrico Lucherini e Vincenzo Mollica.
Tra gli autori lo hanno ricevuto anche Marco Bellocchio, Giuliano Montaldo e Citto Maselli, Gianni Amelio, Enzo D’Alò, Gabriele Salvatores, Ermanno Olmi, Ugo Gregoretti, Dario Argento e ha festeggiato, nelle ultime edizioni, anche due straordinarie attrici come Dominique Sanda e, due anni fa Stefania Sandrelli, prima di Sergio Castellitto e Nanni Moretti, Premio Bianchi 2024.