Venezia 82. “A house of dynamite”:  purtroppo il pianeta che abitiamo

“A House of  Dynamite”, il film in concorso a Venezia per il Leone d’oro, firmato dall’impavida Kathryn Bigelow, racconta la possibilità di un attacco nucleare e il modo in cui questo potrebbe essere contrastato, ovvero la probabile impasse  del caos e del suicidio.

Il giorno che arrivasse, ad esempio,  un missile non rivendicato cosa farebbe il governo americano? La Bigelow mette credibilmente in evidenza le relative incertezze e interrogativi, i relativi errori, le incomprensioni, la probabilità che quell’arsenale di sicurezze che l’uomo crede di aver costruito sia una chimera e, soprattutto pensando all’intelligenza artificiale, che il meccanismo di controllo che i potenti della terra sfoggiano,  non esista. 

Il pianeta che abitiamo è invece nei fatti una casa imbottita di dinamite.

Il suo film narra di un centro di sorveglianza statunitense che un giorno intercetta un lancio ostile, la cui provenienza è sconosciuta e  inizia così una corsa contro il tempo per neutralizzarlo. Viene coinvolto lo Studio Ovale, il Presidente, il Segretario della Difesa,  il personale strategico e militare, la sala stampa. 

Da dove arriva il missile?  Si fanno proposte al buio per sventare un attacco atomico,  a riprova che l’era delle armi nucleari non solo non è finita ma la loro gestione è complessa al punto tale da essere autodistruttiva.

Il film è composto di tre capitoli che da tre diversi punti di vista rimettono in scena la stessa problematica,  riuscendo a creare la tensione  dell’incomprensione, dell’incertezza e dell’assurdo. 

Viene in mente la possibilità di una guerra atomica per errore, di una guerra scatenata dall’intelligenza artificiale, di un mondo che si auto-annienta per l’incapacità umana di pensare e agire. Una sorta di follia che, purtroppo, suona addirittura vera e attuabile, più che verosimile.

A House of Dynamite (2025)  Un film di Kathryn Bigelow con Rebecca Ferguson, Anthony Ramos, Idris Elba, Willa Fitzgerald, Renée Elise Goldsberry. Genere Drammatico durata 112 minuti. Produzione USA 2025.

Condividi sui social

Articoli correlati