Sostenibilità: senza monitoraggio non può esserci futuro

Quando si parla di sostenibilità, spesso si pensa a obiettivi a lungo termine, strategie di decarbonizzazione, energie rinnovabili e progetti di economia circolare. Ma c’è un passaggio fondamentale che precede ogni azione concreta: il monitoraggio.

Senza conoscere in dettaglio lo stato dei territori, delle piantagioni, degli allevamenti, delle aree industriali e persino delle zone verdi, parlare di sostenibilità rischia di rimanere un esercizio teorico.

La sostenibilità inizia dai dati

La recente direttiva europea – che chiede agli Stati membri e alle imprese di fare “il punto della situazione” – evidenzia un concetto chiave: non si può migliorare ciò che non si misura. È necessario avere una fotografia chiara e costantemente aggiornata delle condizioni ambientali per stabilire obiettivi realistici e misurabili.

Monitorare significa:

  • Territori agricoli e piantagioni: valutare l’impatto dei fertilizzanti, controllare i livelli di sostanze nocive nel suolo e verificare il consumo di acqua.
  • Allevamenti: monitorare le emissioni, il benessere animale e l’uso di antibiotici, per garantire filiere più sane e trasparenti.
  • Aree industriali: tenere sotto controllo le emissioni in aria e acqua, prevenendo contaminazioni e rischi per la salute pubblica.
  • Zone verdi e parchi urbani: misurare la qualità dell’aria, l’assorbimento di CO₂ e la biodiversità.

Dal monitoraggio alla strategia

La sostenibilità non è un concetto astratto, ma un processo basato su dati scientifici. Solo con un sistema di monitoraggio diffuso e continuo è possibile:

  • individuare criticità,
  • definire priorità di intervento,
  • costruire politiche ambientali efficaci,
  • garantire trasparenza verso cittadini, istituzioni e imprese.

La sfida del futuro

Per affrontare le sfide del cambiamento climatico, delle risorse naturali limitate e della salute pubblica, bisogna partire da una base solida: la conoscenza. Monitorare i territori non è un costo, ma un investimento strategico che consente di prevenire emergenze, ridurre sprechi e guidare l’innovazione.

In altre parole, la sostenibilità vera non si annuncia: si misura.

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