Tumori. A Margherita Ambrosini il Premio “Cecilia Cioffrese” per la ricerca sul colon-retto

Riconoscimento internazionale per la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che si conferma tra i centri di eccellenza nella ricerca oncologica.

La dottoressa Margherita Ambrosini, medico dell’Unità di Oncologia Gastrointestinale diretta da Filippo Pietrantonio, ha ricevuto il Premio “Cecilia Cioffrese – Malattie Oncologiche 2024” della Fondazione Carlo Erba per i suoi studi innovativi sul tumore del colon-retto.

La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista Annals of Oncology, ha individuato un nuovo sottogruppo molecolare di tumore del colon, caratterizzato da mutazioni rare dei geni PolE e PolD1, altamente sensibile all’immunoterapia. “Si tratta di un risultato di grande rilevanza clinica, capace di aprire nuove prospettive terapeutiche anche per pazienti che finora non potevano beneficiare di questi trattamenti”, si legge nella nota dell’Istituto.

Parallelamente, lo studio clinico multicentrico Unicorn, ideato e coordinato presso l’INT e presentato al congresso ASCO GI 2025 di San Francisco, sta sperimentando l’uso di farmaci immunoterapici innovativi già nelle fasi precoci del tumore, prima della chirurgia. I risultati sono estremamente promettenti: fino al 30% di risposte complete in sottogruppi di pazienti considerati tradizionalmente resistenti all’immunoterapia.

“Questo progetto rappresenta un vero fiore all’occhiello del nostro Istituto – afferma Ambrosini – perché coniuga la ricerca traslazionale con l’obiettivo più ambizioso: migliorare le possibilità di guarigione dei pazienti. Identificare alterazioni genetiche rare, come le mutazioni di PolE, significa offrire opportunità di cura senza precedenti”.

Il direttore Pietrantonio sottolinea come la missione dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano sia quella di integrare ricerca e cura, promuovendo studi clinici costruiti attorno ai bisogni reali dei pazienti: “Questo lavoro è il frutto di un approccio multidisciplinare che coinvolge oncologi, chirurghi e patologi. In particolare, desidero ringraziare Isacco Montroni, direttore dell’Unità Complessa di Chirurgia Colon-Rettale, per la sinergia che rende possibili risultati di questo livello”.

Lo studio Unicorn è attualmente attivo in 15 centri italiani e rappresenta una delle più promettenti iniziative di ricerca sul cancro del colon-retto, confermando l’Italia tra i leader europei nell’oncologia di precisione.


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