Eroundme, startup innovativa specializzata in sensori per la qualità dell’aria, ha siglato un nuovo accordo internazionale che apre la strada a una strategia globale: portare ovunque dispositivi ad alta precisione per misurare l’aria che respiriamo.
Un passo decisivo in un momento in cui la sostenibilità è diventata un tema centrale, ma spesso privo di strumenti concreti per essere davvero compresa e monitorata.
Un accordo strategico per una missione globale
L’intesa con Anchora Terra, società con sede in Sud Africa, permette a Eroundme di espandere la distribuzione dei suoi sensori di nuova generazione in diversi continenti, con l’obiettivo di creare una rete globale di monitoraggio capace di raccogliere dati in tempo reale sulle condizioni dell’aria, dagli ambienti urbani alle aree industriali, fino ai luoghi più remoti.
Grazie a questa partnership, i dispositivi Eroundme Indoor ed Eroundme Outdoor — interamente Made in Italy, certificati ISO e progettati secondo gli standard europei, statunitensi e britannici — potranno essere installati in aziende, scuole, abitazioni, enti pubblici e infrastrutture critiche di tutto il mondo.
Alta tecnologia italiana per una nuova consapevolezza ambientale
Al centro dell’accordo c’è una visione chiara: permettere a cittadini, istituzioni e imprese di conoscere realmente cosa respirano.
I sensori Eroundme, basati su tecnologie MEMS e dotati di protocolli di comunicazione avanzati (tra cui Modbus per integrazioni industriali), monitorano parametri fondamentali come:
- CO₂
- VOC
- PM1, PM2.5 e PM10
- NO₂
- CH₄
- CO
- Temperatura, umidità e pressione
Dati affidabili, continui e immediatamente consultabili tramite piattaforme cloud e app dedicate.
Una capacità oggi indispensabile: l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che l’inquinamento atmosferico provochi milioni di morti ogni anno, e la nuova Direttiva Europea 2024/1785 impone standard più severi per la qualità dell’aria e sistemi di monitoraggio più capillari.
Misurare per cambiare: la forza della conoscenza
L’articolo 2881 della direttiva europea ricorda che la sostenibilità non può esistere senza dati. Non basta parlare di clima, di ecologia o di green economy: bisogna misurare.
Eroundme nasce esattamente con questo obiettivo: rendere possibile — e accessibile — un monitoraggio ambientale continuo, affidabile e certificato.
Il nuovo accordo amplia questa missione su scala mondiale, trasformando l’Italia in un hub tecnologico capace di offrire soluzioni avanzate per la salvaguardia dell’ambiente e della salute.
Un futuro più trasparente
Con questa espansione internazionale, Eroundme punta a costruire una rete globale di dati ambientali che possa:
- supportare politiche pubbliche più efficaci,
- aiutare le aziende nei percorsi ESG e nei bilanci di sostenibilità,
- migliorare la sicurezza industriale,
- aumentare la consapevolezza dei cittadini,
- e creare comunità più resilienti e informate.
Perché la qualità dell’aria non è un concetto astratto.
È ciò che entra nei nostri polmoni. È vita.
Ed è arrivato il momento di conoscerla davvero.


