La Clinica Urologica dell’Ospedale Molinette di Torino avvia un innovativo progetto basato sui test genetici per migliorare la diagnosi e il trattamento del tumore alla prostata.
L’iniziativa, ideata dal professor Marco Oderda con il contributo del dottor Giorgio Calleris, coinvolgerà uomini tra i 45 e i 75 anni con diagnosi di tumore prostatico Isup 2, una forma aggressiva di grado intermedio.
Il test genetico Prolaris: come funziona e perché è utile
Lo studio punta sull’utilizzo del test Prolaris, un esame che analizza l’espressione di specifici geni legati alla crescita tumorale. Il risultato è un punteggio che aiuta a prevedere l’evoluzione della malattia, consentendo ai clinici di scegliere con maggiore precisione il trattamento più adeguato: sorveglianza attiva, terapie focali o chirurgia.
Questa strategia nasce dai risultati di una precedente ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale The Prostate, che ha coinvolto 40 pazienti in sorveglianza attiva. Il test si è dimostrato capace di distinguere con buona accuratezza chi poteva continuare a evitare la chirurgia da chi, invece, aveva necessità di un trattamento più invasivo.
L’obiettivo ora è integrare il percorso all’interno della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, così da rendere la valutazione genetica parte dei protocolli assistenziali regionali.
Terapie sempre più mirate e meno invasive
Parallelamente allo studio genetico, l’Urologia delle Molinette è impegnata nello sviluppo di tecniche terapeutiche sempre meno invasive per il tumore prostatico. Tra le principali linee di ricerca figurano:
- Microonde per colpire selettivamente il tessuto tumorale
- Elettroporazione irreversibile nei pazienti con recidiva dopo radioterapia
- Transperineal laser ablation con laser a diodi, utile per trattare sia il tumore sia l’ipertrofia prostatica benigna
Grazie a una recente donazione, è stata inoltre acquisita una piattaforma robotica single-port, che consente di intervenire attraverso un’unica piccola incisione. Un progresso che rende la chirurgia del tumore alla prostata ancora più precisa e con tempi di recupero ridotti.


