Il ruolo dei droni nella tutela dell’ambiente e nello studio del territorio sarà al centro dell’evento promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nell’ambito dell’undicesima edizione di Dronitaly, in programma dall’11 al 13 marzo 2026 presso l’Ex GAM – Centro Congressi di BolognaFiere.
Un appuntamento di riferimento per il settore dei sistemi a pilotaggio remoto, che riunisce ricerca scientifica, industria e istituzioni.
Ricerca e applicazioni dei droni per l’ambiente
L’evento del CNR, intitolato “Droni e Ambiente: ricerca, applicazioni e prospettive”, sarà articolato in tre sessioni tematiche dedicate all’analisi dei benefici, delle criticità e delle prospettive future legate all’impiego dei droni nel monitoraggio ambientale. L’obiettivo è offrire una panoramica aggiornata sul contributo che queste tecnologie forniscono oggi alla ricerca scientifica e alla gestione sostenibile del territorio.
Una prima sessione sarà dedicata alle applicazioni in ambito agroforestale, con particolare attenzione al controllo delle colture, alla gestione delle foreste e alla valutazione degli impatti ambientali. Successivamente, il focus si sposterà sugli utilizzi in ambito geo-ambientale, uno dei settori in cui i droni stanno mostrando il maggiore potenziale.
Droni e processi geo-ambientali: dalla ricerca all’emergenza
Il 12 marzo si terrà la sessione dal titolo “Soluzioni in ambito geo-ambientale”, dedicata all’impiego dei droni nello studio dei principali processi geologici. Verranno presentati casi di studio e applicazioni che spaziano dal monitoraggio del dissesto geo-idrologico all’analisi della dinamica fluviale, dal controllo dell’attività vulcanica alla valutazione degli effetti prodotti dai terremoti sul territorio.
Grazie alla possibilità di integrare sensori sempre più avanzati e diversificati, i droni consentono oggi di raccogliere un numero crescente di parametri ambientali con elevata precisione. Questo li rende strumenti fondamentali non solo per le attività di ricerca, ma anche per le analisi territoriali e le operazioni in situazioni di emergenza, soprattutto in contesti caratterizzati da elevata pericolosità e difficile accesso.
Tecniche operative e qualità dei dati
Accanto alle opportunità offerte dai sistemi a pilotaggio remoto, l’evento affronterà anche le sfide operative e metodologiche legate al loro utilizzo. La complessità dei processi naturali e delle morfologie indagate richiede infatti tecniche di acquisizione e di analisi dei dati altamente specializzate. Durante la sessione verranno approfondite le procedure indispensabili per condurre correttamente le attività di campo e garantire risultati affidabili, fondamentali per le successive fasi di interpretazione scientifica e supporto alle decisioni.
Con la sua presenza a Dronitaly 2026, il CNR conferma il ruolo strategico della ricerca pubblica nello sviluppo e nella diffusione di tecnologie avanzate per il monitoraggio ambientale, sottolineando come l’innovazione nei droni rappresenti oggi uno strumento chiave per la conoscenza, la prevenzione dei rischi e la sostenibilità del territorio.


