Mafie. 90 arrestati, uno di questi si suicida per sfuggire alla cattura

ROMA – Novanta arresti e il sequestro di beni per circa 250 milioni di euro. Sono i numeri di una maxi operazione condotta dalla Direzione nazionale antimafia contro il clan camorristico dei Contini e che ha coinvolto anche il Lazio, oltre alla Campania e alla Toscana.

Molti degli immobili nel mirino degli investigatori, utilizzati per reinvestire i soldi del gruppo, si trovano infatti a Roma: si parla, tra bar e ristoranti, di almeno 20 locali in Centro, tra via del Corso, il Pantheon e piazza Navona. In campo Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, con anche unità cinofile ed elicotteri. I decreti di sequestro sono stati emessi dal Tribunale di Firenze, dalla Dda di Napoli e dal Tribunale di Roma.

A Roma si suicida per sfuggire all’arresto

 Un uomo di 43 anni, tra i 90 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito delle indagini sul clan Contini coordinate dalla Direzione nazionale antimafia, si è suicidato lanciandosi nel vuoto a Roma.  Per sottrarsi alla cattura, il pregiudicato ha detto agli agenti di polizia, che erano andati ad arrestarlo, di sentirsi male e di andare a prendere un bicchiere d’acqua, ma ha aperto la finestra e si è lasciato cadere dal quarto piano della sua abitazione in via Guido Banti, nella zona di ponte Milvio.

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