ROMA – Giornata di attesa per Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, i due fucilieri della Marina Militare accusati di aver ucciso due pescatori a largo della costa del Kerala nel febbraio 2012.
Domani prenderà luogo l’udienza della Corte suprema indiana e il procuratore indiano G.E. Vahanvati dovrà presentare alla Corte la soluzione di questo delicatissimo caso. Tuttavia non viene escluso il possibile ed ennesimo rinvio. A.K. Antony, il ministro della Difesa indiano, ha estromesso la possibilità che vi siano cedimenti da parte del governo per quanto riguarda il processo dei marò. “Stiamo andando avanti su questa vicenda in base alle leggi indiane”, ha detto. Ha poi assicurato che «non c’è spazio per compromessi» e non «faremo marcia indietro, saranno processati con le leggi del nostro Paese”. Dopo il giuramento, il nuovo premier Matteo Renzi, si è subito mostrato interessato alla vicenda considerandola una priorità del governo: ha infatti chiamato i due fucilieri e dichiarato su Twitter “Faremo semplicemente di tutto”. La promessa è stata apprezzata molto dalla moglie di Salvatore Girone che ha dichiarato che “I primi passi del governo Renzi sono rassicuranti, in vista dei prossimi mesi che saranno delicati e decisivi”. Attenzione al caso è stata data anche dal nuovo Ministro della Difesa Roberta Pinotti che ha annunciato “Sono la prima preoccupazione e il primo pensiero che dobbiamo avere”. L’ultima parola spetta comunque al presidente della Corte Suprema, il giudice B.S. Chauhan, che si pronuncerà domani.