Lecco. Uccise tre sorelline albanesi. La madre confessa

LECCO – Tragedia a Lecco, dove tre bambine di 4, 11 e 13 anni sono state uccise a coltellate nella casa in cui abitavano, nel rione Chiuso. La madre, un’albanese di 37 anni, con le mani e il collo sporchi di sangue, era nell’appartamento quando sono arrivati i soccorsi. 

Ferita e in stato confusionale, è stata ricoverata subito in ospedale.  Secondo quanto hanno riferito i carabinieri della città lombarda, il padre delle bambine non era in casa perchè si trovava in viaggia verso l’Albania, suo paese d’origine.

L’inquietante notizia ha fatto in breve tempo il giro della penisola e si è pensato subito al folle gesto da parte di uno psicopatico. Invece alle 13 la madre sotto interrogatorio ha confessato l’efferato triplice omicidio. Ancora non è dato a sapere il movente che ha scatenato il dramma.

 

«Se ancora manca l’ufficializzazione  dell’identità dell’assassino, abbiamo però certezza del movente, ossia il disagio psicosociale che pervade gli strati più deboli, come gli immigrati». È quanto sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei minori. «Putroppo, nessuno è in grado di prevenire il reiterarsi di tragedie similari perchè – incalza Marziale – la spesa per il sociale, nel nostro Paese, è inesistente. Tutto questo è inaccettabile e i politici lo sanno bene, inutile sperticarsi in slogan a effetto». 

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