Grillo, P2 macht frei. Comunità ebraica: è un’oscenità

 

ROMA – Le provocazioni da parte di Beppe Grillo non finiscono. Il leader del M5S inserisce infatti sul suo blog una foto che ritrae l’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz cambiando la scritta in ferro tristemente nota “Arbeit macht frei” (“il lavoro rende liberi” ) in “P2 macht frei”. 

L’obiettivo è attaccare di nuovo il governo Renzi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma solo la foto non basta. Sotto il fotomontaggio Grillo riscrive la poesia che fa da introduzione del libro “Se questo è un uomo” di Primo Levi, che racconta l’orrore della Shoah. Scrive il leder del M5S: “Voi che vi disinteressate della cosa pubblica come se vi fosse estranea e alla vita delle persone meno fortunate che vi circondano nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo mentre mangiate insieme ai vostri figli che educate ad essere indifferenti e servi”. “Considerate – prosegue Grillo – se questo è un Paese che vive nel fango che non conosce pace ma mafia, in cui c’è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni di gente che muore per un taglio ai suoi diritti civili, alla sanità, al lavoro, alla casa nell’indifferenza dell’informazione. Considerate se questo è un Paese nato dalle morti di Falcone e Borsellino dalla trattativa Stato mafia, schiavo della P2, comandato da un vecchio impaurito delle sue stesse azioni che ignora la Costituzione. Considerate se questo è un Paese consegnato da vent’anni a Dell’Utri e a Berlusconi e ai loro luridi alleati della sinistra. Un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore assurto a leader da povero buffone di provincia”. E continua -“Considerate se questa è una donna, usata per raccogliere voti, per raccontare menzogne su un trespolo televisivo, per rinnegare la sua dignità orpello di partito vuoti gli occhi e freddo il cuore come una rana d’inverno. Meditate che questo avviene ora e che per i vostri figli non ci sarà speranza per colpa della vostra ignavia, per aver rinnegato la vostra Patria vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. 

 

Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa – conclude Grillo – la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi”. Il post appare alla vigilia di un appuntamento calendarizzato per domani nell’aula del Senato sul voto di scambio politico-mafioso: un disegno di legge su cui il M5S ha scatenato il caos, accusando il Pd di fare un favore ai mafiosi per l’alleggerimento delle pene detentive legate all’articolo 416 ter del codice penale. Sono parole dure e non tardano a mancare, giustamente, le reazioni. Immediata quella del presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna che ha sottolineato che è una «provocazione» per «solleticare i più bassi sentimenti antisemiti e cavalcare il malcontento popolare che si addensa in questi tempi di crisi». «È un’oscenità sulla quale non è possibile tacere. Si tratta infatti – ha concluso – di una profanazione criminale del valore della Memoria e del ricordo di milioni di vittime innocenti che offende l’Italia intera». Reazioni e indignazione anche tra i parlamentari. «A tutto c’è un limite. E Grillo pensavo li avesse già superati quasi tutti, con l’uso spregiudicato delle parole e delle persone. Invece no», ha dichiarato Emanuele Fiano, deputato del Pd che ha aggiunto: « Chi conosce quella storia, lo punirà nelle urne». Per il deputato dissidente del M5S Tommaso Currò quello con Se questo è un uomo «è un paragone che non sta né in cielo né in terra». Ma a difesa del post di Grillo si schiera Mario Giarrusso (M5S) che a Tgcom24 ha dichiarato: “Primo Levi è un grandissimo scrittore, appartiene a tutti gli italiani. Parafrasarlo è un mezzo per veicolare il suo messaggio. Il presidente della Repubblica è sempre coinvolto in prima persona su tutte le sventure che ci stanno capitando”. “Nessuno osi strumentalizzare e distorcere la memoria della Shoah. Quello di cui si è reso capace Grillo è vergognoso e merita la più ferma condanna, ci auguriamo in primis da chi, sbagliando, gli ha dato il proprio voto”. Ha dichiarato Stefania Prestigiacomo, deputato di Forza Italia. Intanto Beppe Grillo è arrivato a Roma per l’ultima tappa del suo tour, ‘te la do io l’Europa‘. Il leader M5S chiude stasera il suo spettacolo che lo ha visto calcare il palco in otto città italiane. L’appuntamento è alle 21 al Palalottomatica, dove in platea siederanno anche diversi parlamentari M5S che hanno precisato di aver pagato il biglietto per assistere allo show. Sotto l’hotel nel cuore della Capitale, a due passi dai Fori Imperiali, sono arrivati giornalisti, cameraman e fotografi per strappare uno scatto o una dichiarazione al leader M5S da ieri chiuso nella sua stanza, forse perchè troppo impegnato a modificare poesie. 

 

Martina Pazzaglia

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