Truffe sanità, GdF denuncia 83 medici

ROMA –  Sono 83 i medici segnalati in tutta Italia dalla Guardia di finanza per violazioni alle norme che disciplinano l’attività intramoenia, con un danno erariale di 6 milioni di euro.

Quarantotto di loro dovranno anche rispondere di truffa aggravata e peculato per aver trattenuto illecitamente emolumento per avere un rapporto di esclusiva con le Asl di appartenenza, di esercitare attività libero – professionale a pagamento al di fuori dell’orario di lavoro usufruendo dei macchinari e delle strutture sanitarie pubbliche previa autorizzazione dell’azienda sanitaria che, in cambio, percepisce una quota dei compensi corrisposti dagli utenti. Il Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi Comunitarie ha svolto una preventiva attività di analisi per individuare personale della dirigenza medica – autorizzato all’attività libero professionale intramuraria – che avesse indebitamente percepito emolumenti a titolo di indennità di esclusività o retribuzioni di posizione e di risultato in violazione del vincolo di esclusiva stabilito nei confronti della pubblica amministrazione. L’attività ispettiva, svolta in 18 regioni e 65 province, ha permesso di segnalare alla Corte dei conti i dirigenti medici che, percependo tale indennità, hanno assunto incarichi extraprofessionali non autorizzati in strutture sanitarie private e di denunciare quelli che, invece, hanno truffato le Asl non dichiarando le attività svolte nelle strutture pubbliche e trattenendo le quote dei compensi spettanti al Servizio sanitario nazionale.

(Dire)

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