MILAZZO (MESSINA) – E’ divampato nella notte, poco dopo la mezzanotte, un vasto incendio all’interno della Raffineria Mediterranea di Milazzo, in provincia di Messina.
Le fiamme, altissime, hanno riguardato uno dei serbatoi più grossi di carburante, e sono state viste da tutti i comuni della fascia tirrenica siciliana. Il rogo avrebbe infatti interessato un serbatoio alto circa 22 metri, con una capacità di 112 tonnellate di carburante. Al momento dell’incendio sembra però che la cisterna ne contenesse circa 60 mila tonnellate.
Tanto panico tra la popolazione residente, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Per nessun centro si è resa necessaria l’evacuazione, sebbene in tanti abbiano deciso di lasciare autonomamente le proprie case per allontanarsi dalla zona.
Il rogo è stato domato dalle squadre di vigili del fuoco accorsi sul posto, tuttavia per la messa in sicurezza del deposito saranno necessarie altri interventi mirati all’esaurimento e al raffreddamento del prodotto presente all’interno del serbatoio. Soltanto quando il carburante sarà completamente bruciato si potrà scoprire la causa dell’incendio. Al momento dunque la situazione sembra essere sotto controllo, e il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, ha insediato il Coc (Centro operativo comunale), in stretto contatto con la Prefettura di Messina che coordina i soccorsi. Il sindaco ha inoltre disposto la chiusura delle scuole.
Pino ha anche riferito che sebbene non vi siano pericoli per la popolazione, ci possono essere le condizioni per un disastro ambientale, e per tale motivo ha chiesto all’Arpa di avviare le procedure di controllo del territorio. «Adesso le fiamme si sono notevolmente ridotte – dice Pino – bisogna attendere che si consumi tutto il carburante. Per il resto le fiamme non hanno intaccato altri serbatoi. Sono state attivate tutte le procedure di emergenza per questo tipo di incidenti ed ho fatto richiesta all’Arpa di un intervento per valutare la ricaduta di questi fumi che si stanno sprigionando».
La stessa Raffineria era stata già colpita nel 1993 da uno spaventoso incendiò. Nella tremenda esplosione dell’impianto, avvenuta il 4 giugno di 21 anni fa, persero la vita 7 operai.
La FederPetroli Italia attualmente sta monitorando continuamente la situazione e riferisce: “ “Il Comune di Milazzo e la Prefettura di Messina ci hanno confermato che nessun operaio o tecnico è rimasto ferito nell’incidente al serbatoio 513 e non è presente alcun allarme rosso. Nonostante la nube a seguito dell’incendio, non vi sono situazioni dannose per l’ambiente e l’aria circostante. La Raffineria di Milazzo dopo gli interventi negli anni scorsi sull’ammodernamento delle infrastrutture, risulta una delle più all’avanguardia a livello europeo con impianti di raffinazione di alta efficenza tecnologica”.