ROMA- Il bilancio del sisma che ha colpito la notte scorsa il centro Italia è al momento di almeno 21 morti accertati, tra Accumuli Amatrice e Peschiera del Tronto (Ascoli Piceno).
Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio delle vittime è destinato a salire. Il terremoto di oggi nell’Italia centrale “è paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila” ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio. “Un unico blocco di macerie sulla strada, si scava”. Questo quello che si vede all’arrivo a Pescara (Rpt Pescara) del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, vicina all’epicentro, pochi chilometri prima di Accumoli, provenendo dalla Ss4.
TRENTANOVE SCOSSE IN MENO DI 3 ORE
Sono state 39 in poco più di tre ore le principali scosse di terremoto, di magnitudo pari o superiore a 3, avvenute fra Lazio, Umbria e Marche a partire dalle 3:36, quando un terremoto di magnitudo 6 ha colpito Rieti. Lo indicano i dati riportati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Le più forti scosse successive alla principale sono state registrate finora nella zona di Norcia (Perugia): la prima con una magnitudo di 5.4 avvenuta alle 4:33, preceduta appena un minuto prima, alle 4:32, da una scossa di magnitudo 5.1.
Nella notte e nelle prime ore del mattino si sono registrate anche cinque scosse di magnitudo superiore a 4. La prima è avvenuta a Rieti alle 3:56, ossia 20 minuti dopo la scossa principale di magnitudo 6.0. Sempre nella zona di Rieti c’è stata una scossa di magnitudo 4.0 alle 5:08, seguita da una di magnitudo 4.2 alle 5:40. Nell’area di Perugia si è registrata una replica di magnitudo 4.1 alle 4:49, seguita da una di magnitudo 4.3 alle 6:06 (ANSA).