L’Art Museum di Casoria cheide asilo culturale alla Germania. La lettera del direttore e le foto

CASORIA – Antonio Manfredi direttore del Contemporary Art Museum di Casoria, cittadina  definita da Saviano il “triangolo di Gomorra”, ha chiesto in una lettera inviata alla Cancelliera Angela Merkel di “adottare” il museo: per non abbandonare a se stesso un immenso patrimonio culturale.

Oltre a problemi di natura finanziaria “nella totale indifferenza delle istituzioni pubbliche locali, regionali e nazionali” il museo è stato oggetto di ripetuti atti di ostilità dovuti alle recenti mostre realizzate contro la camorra.

La lettera

Gentile Cancelliere Angela Merkel,
Le invio una richiesta che è frutto della grande difficoltà di fare cultura in Italia. Una difficoltà che non è solo di carattere economico e tecnico ma soprattutto di carattere sociale. Ritengo che in una visione europea, della quale Lei è certamente il più importante testimone, il suo Paese potrebbe “adottare” il nostro Museo per non abbandonare a se stesso un immenso patrimonio culturale.
Il CAM | Casoria Contemporary Art Museum, in provincia di Napoli, da me fondato e diretto dal 2005, ha portato avanti un ambizioso progetto, la creazione di una collezione d’arte internazionale non legata al mercato globale ma unicamente di ricerca e di sperimentazione culturale e sociale.

Abbiamo riattato a nostre spese 3000 mq di un edificio scolastico in disuso e in cinque anni di attività abbiamo raccolto circa 1.000 opere di artisti provenienti da più di 80 nazioni, dall’Africa all’Est Europeo, dal Sud America alla Cina, dall’Oceania all’Italia, dal Medio Oriente al Nord America, dall’India alla Germania, opere straordinarie e di inestimabile valore culturale, sociale e commerciale.
Personalmente sono andato in giro nei luoghi più sperduti della terra a cercare artisti giovani e meno giovani, che grazie a noi sono stati rivalutati, e molti dei quali hanno successivamente partecipato a importanti mostre e biennali .La nostra istituzione si è sempre distinta in Italia per essere l’unica istituzione museale a non essere sovvenzionata da finanziamenti pubblici pur adottando un regime di “pubblico interesse”, avendo realizzato convenzioni con scuole ed università pubbliche, biblioteche e fondazioni nazionali e internazionali.
Nei cinque anni trascorsi abbiamo fatto l’impossibile per sopravvivere economicamente con l’aiuto di sponsorizzazioni private e portare avanti il nostro ambizioso progetto, molti giovani collaboratori mi hanno aiutato a creare una rete di servizi culturali di collegamento nazionale e internazionale.
La realtà sociale in cui operiamo è Casoria, nell’hinterland napoletano, spesso oggetto di cronaca per gli episodi camorristici, quella che il nostro scrittore Roberto Saviano nel suo libro definisce il “triangolo di Gomorra”.
Abbiamo sempre prestato molta attenzione alle tematiche sociali con la volontà di diffondere messaggi culturali non elitari, questo ha portato il CAM, nell’ultimo anno, all’attenzione non solo della stampa specializzata, ma anche della cronaca.

Negli ultimi due anni, nella totale indifferenza delle istituzioni pubbliche locali, regionali e  nazionali, siamo stati oggetto di ripetuti atti di ostilità (minacce, telefonate minatorie, atti di vandalismo), dovuti alle recenti mostre da noi realizzate contro la camorra “CAMorra”, sull’immigrazione “AfriCAM”, sulla politica “POLITIK”, sul territorio metropolitano “The
abandoned zone”, sulla censura “CENSURED” e “IRANIAN GLANCES” e sulla pedofilia “Wonderland_Il paradiso degli orchi”.
Preoccupati di tutelare l’immenso patrimonio artistico/culturale del museo finora costituito, abbiamo chiesto attenzione e protezione a tutte le istituzioni italiane, dal ministero della cultura a quello degli interni, dagli organi di polizia ai prefetti, decine di lettere sono state inviate a politici e governanti, purtroppo in Italia l’ultimo dei problemi sembra essere quello della cultura, della sua tutela e conservazione e dopo i recenti crolli di Pompei siamo ormai rassegnati.

Pertanto, nell’impossibilità di tutelare l’immenso patrimonio del Museo CAM di Casoria, in qualità di Direttore Artistico
chiedo ufficialmente, al Governo Tedesco che Lei rappresenta, Asilo politico/culturale.
La richiesta al Governo Tedesco che Lei rappresenta, è motivata dall’attenzione e dalla cura che il Suo Governo presta alle attività sociali e culturali, e dalla consapevolezza che il nostro progetto possa essere condiviso e sostenuto soltanto da un Governo serio e lungimirante come il Suo.
Questa decisione non è dettata dall’impossibilità di assolvere alle responsabilità morali, sociali e culturali nei confronti di un territorio malato come quello dell’hinternald napoletano, che comunque non intendiamo abbandonare a se stesso, convinti che solo con la cultura ci possa essere una speranza di riscatto sociale, ma dalla reale esigenza di tutelare e salvaguardare l’enorme patrimonio artistico e culturale finora costituito, che non può essere lasciato in balia di atti vandalici o in una sede non idonea per la sua corretta conservazione.
Le chiedo pertanto di accogliere la nostra istanza in nome della cultura e dell’arte, rendendomi disponibile, sin da ora, a trasferire l’intera collezione in uno spazio in Germania e a gestirlo insieme ai miei collaboratori. RingraziandoLa per l’attenzione e in attesa di un Suo gentile riscontro,
Le porgo i miei più cordiali saluti.

Il Direttore
Antonio Manfredi

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