Mons Jorgensen: “This is not a fairytale” – Un viaggio nell’universo artistico

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2024 e in occasione della 50° edizione di ARTEFIERA, si terrà la prima personale italiana dell’eclettico artista olandese Mons Jorgensen. L’evento si svolgerà presso lo Spazio b5 Studio Store Creativo, situato in Vicolo Cattani 5b a Bologna, dal 31 gennaio al 24 febbraio.

Il vernissage avrà luogo il 31 gennaio alle ore 18.00, con una live performance curata dalla Scuola di Teatro Colli, programmata per il 31 gennaio e il 3 febbraio nell’ambito di ART CITY White Night.

Mons Jorgensen, laureato in Pittura presso il Camberwell College of Arts nel 2010 e vincitore del Graduate Art Prize alla Central Saint Martins di Londra nel 2019, è un artista multidisciplinare che ha scelto di esprimersi in un linguaggio artistico unico e distintivo. La sua mostra, dal titolo “This is not a fairytale”, rappresenta un’immersione nel mondo dell’arte contemporanea che unisce elementi vernacolari e universali, arcaici e multimediali.

Lo Spazio b5 Studio Store Creativo ospiterà un’ampia varietà di opere dell’artista, tra cui opere pittoriche in grande formato, fotografie in bianco e nero, cortometraggi, sculture e performance. Questi lavori offriranno una prospettiva affascinante e affrontabile del “meta-mondo” in cui Mons Jorgensen esplora il quotidiano, scavando in profondità con grazia e leggerezza.

L’artista, pur avendo ottenuto riconoscimenti internazionali come il Graduate Art Prize, ha scelto di adottare un linguaggio artistico “minore”, quasi dialettale, che combina fluidità linguistica con forme che sfuggono a rigide definizioni. Il suo lavoro è intriso di mito, fiaba e maschera, con un filo conduttore che attraversa questa prima esposizione italiana. Jorgensen trasforma la memoria collettiva in immagini bidimensionali e frontali, creando icone contemporanee che mescolano il sacro e il popolare, sfumando le identità in una continua metamorfosi.

Il percorso espositivo includerà sette acrilici e pastelli su tela di grande formato, sette fotografie in bianco e nero, tre cortometraggi che saranno proiettati in dispositivi speciali per favorire una visione consapevole delle opere e una scultura realizzata in argilla polimerica e corda. Questi mezzi espressivi esploreranno il potere trasformativo della maschera, che per Jorgensen è un supporto catalizzatore, in grado di rivelare e amplificare identità e percezioni.

La performance realizzata in collaborazione con la Scuola di Teatro Colli offrirà al pubblico l’opportunità di sperimentare direttamente il potere della maschera e dell’immaginazione.

Gli attori e gli spettatori saranno separati da una parete con dei fori attraverso cui osservare. Gli attori, indossando una maschera cieca e un mantello, esploreranno l’ambiente senza l’ausilio della vista, mentre gli spettatori potranno osservare attraverso fori appositamente posizionati, creando una consapevolezza unica del processo di osservazione.

Due opere in mostra, “Schembart Miro” (fotografia, 2018) e “Merfish” (acrilico e pastello su tela, 2023), saranno parte di un’asta silenziosa, con i proventi devoluti all’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza Onlus, un’organizzazione attiva a Bologna dal 1881 nell’integrazione, formazione, riabilitazione e autonomia delle persone non vedenti e ipovedenti.

L’arte di Mons Jorgensen rappresenta un’immersione intrigante e profonda nel mondo della mitologia, della maschera e della trasformazione. Non è una semplice favola, ma un viaggio nell’universo artistico di un talentuoso creativo che unisce passato e presente in un dialogo senza tempo.

Condividi sui social

Articoli correlati