VENEZIA – E’ stata presentata a Roma la 54esima edizione della Biennale di Venezia. L’inaugurazione avrà luogo nei giorni 1, 2 e 3 giugno e sarà aperta al pubblico dal 4 giugno al 27 novembre 2011. Titolo della mostra, allestita al Padiglione Centrale ai Giardini e all’Arsenale e diretta da Bice Curiger, curatrice anche alla Kunsthaus di Zurigo, sarà ILLUMInazioni – ILLUMInations.
Filo conduttore della mostra appunto la “luce” generata dall’incontro con l’arte, si concentrerà quindi sull’esperienza illuminante, sulle epifanie derivanti dalla comunicazione reciproca che si crea tra arte e visitatore. Per questo motivo la Direttrice ha deciso di aprire la mostra con tre opere (massimo riserbo su quali saranno) del Tintoretto, il maestro del ‘500, considerato il pittore della luce.
Dopo 116 anni di vita questa Biennale prenderà il suo avvio sotto il peso dei tagli indiscriminati della Finanziaria. Come ha ricordato il Sottosegretario ai Beni culturali Francesco Maria Giro in apertura di conferenza, la scure dei tagli inflitti dal Governo non risparmia anche un’istituzione prestigiosa e “virtuosa” nella gestione delle risorse come la Biennale, che si auto-finanzia infatti per l’80%, anche attraverso il sostegno degli sponsor. “Temo si stia esagerando – sarà necessario fare un appello al Presidente del Consiglio e non a Tremonti” – ha affermato il sottosegretario passando rapidamente ad elencare le cifre che ben evidenziano una situazione davvero preoccupante per quel che riguarda le ultime “sforbiciate” alla cultura. “Fino allo scorso anno la Biennale poteva contare su 5,2 milioni di euro dal capitolo di spesa per Istituzioni come Triennale, Quadriennale e Festival di Spoleto. Quest’anno si passerà a un taglio netto del 50% e si scenderà perciò a 2,5milioni di euro”. I tagli al Fus colpiranno anche la Biennale, infatti se dal Fus Cinema la Biennale otteneva 7,1 milioni di euro, per questa edizione ne saranno disponibili solo 4”.
A quanto esposto dal sottosegretario Giro ribatte con ironia Il Presidente della Biennale, Paolo Baratta che, mettendo in evidenza il fatto di aver adottato per l’occasione “il tipico maglioncino” in stile Marchionne, dichiara di aver fatto tutto il possibile per ridurre i costi della Biennale, ma aggiunge anche: “di Biennali nel mondo ce ne sono tante. Noi facciamo il possibile per mantenere in vita la qualità che deve essere un elemento strategico nella nostra collocazione internazionale, basta poco per perdere la supremazia. Non farò dunque il Marchionne della Biennale”.
Un’Istituzione come la Biennale si qualifica infatti anche e soprattutto per il suo “modus operandi”, per le scelte sul metodo, per la natura dei soggetti che vi partecipano, per i principi e le regole che ispirano la sua organizzazione, per la Forma insomma. L’obiettivo principale è ottenere la stima del mondo. Basti pensare che l’ultima edizione ha registrato 375mila visitatori, mobilitando qualcosa come 13 milioni di euro.
Baratta ha ribadito l’importanza della Biennale definendola un sorta di pellegrinaggio, un’istituzione aperta alla conoscenza e allo spirito di ricerca che permette l’incontro delle differenti voci del mondo attraverso le opere degli artisti, così come permette di restituire il tessuto primario sul quale possono essere osservate ed evidenziate le geografie dei vari artisti. Per tale motivo sono un pilastro fondamentale i Padiglioni dei vari Paesi partecipanti che ad oggi sono 88 confermati; nei vari Padiglioni i paesi rivelano il ruolo attribuito all’arte contemporanea che si fa messaggera della loro ricchezza culturale. Tra i paesi partecipanti quest’anno anche Andorra, Arabia Saudita, Bangladesh e Haiti, avrebbe dovuto esserci anche il Bahrain, presenza oggi smentita a causa della crisi politica.
Poche sono al momento le notizie che trapelano invece relativamente al Padiglione Italia all’Arsenale che sarà curato da Vittorio Sgarbi, nominato dal Ministro della cultura, e i cui dettagli verranno annunciati attraverso una conferenza stampa a metà Aprile.
C’è inoltre da ricordare che gli artisti in mostra saranno 82 tra cui 32 donne, per la maggior parte sotto i 35 anni di età. A quattro artisti la direttrice ha richiesto di creare dei “parapadiglioni” ovvero delle strutture architettoniche e scultoree che ospiteranno il lavoro di altri artisti. Fondamentali saranno anche le iniziative formative finalizzate a ribadire e sostenere l’importanza del dialogo tra Istituzione e pubblico e il concetto che la cultura non può essere disgiunta dalla formazione. Per cui saranno previsti progetti come Biennale sessions, progetto rivolto a Università, Accademie di Belle Arti, Istituti di Ricerca e Formazione; Meetings on Art, una serie di incontri e seminari aperti con artisti, curatori, filosofi e teologi.
“Biennale di Venezia. 54esima Esposizione internazionale d’arte”, dal 4 giugno al 27 novembre 2011, Giardini e Arsenale, Venezia.
Orari: 10.00 – 18.00 Lunedì chiuso (escluso lunedì 6 giugno e lunedì 21 novembre 2011)
Ingresso: 20 euro intero – 16 euro ridotto – 12 euro studenti
Ingresso gratuito: fino a 6 anni, accompagnatori invalidi, studenti scuole primarie e secondarie di primo grado
Informazioni 0415218828
Sito web: www.labiennale.org