Teatro Olimpico. “Pasolini Caravaggio” di e con Vittorio Sgarbi dal 2 al 4 dicembre

ROMA – Dal 2 al 4 dicembre, al teatro Olimpico di Roma, Vittorio Sgarbi porterà in scena lo spettacolo “Pasolini-Caravaggio”.

Ci condurrà, con l’energia e la passione sua propria, all’introspezione di due uomini che hanno posseduto quel particolare talento e quel coraggio che permette di non morire. Due vite caratterizzate da eccessi, contrapposizioni, timori simili e dal bisogno di difendere la propria libertà intellettuale e le proprie inclinazioni. L’uno è vissuto a cavallo dei secoli ’500 e ‘600 e l’altro nel secolo ventesimo, ma la lente d’ingrandimento del critico d’arte ci permetterà di cogliere ciò che lì accomuna. Un modo per conoscerli meglio. Secondo Sgarbi parlare dei due geni è riflettere sulla realtà. “Caravaggio è un’autorità acclamata e Pasolini non si consuma”, ha sintetizzato chiarendo che hanno entrambe capacità identica di dirci la verità e di essere profetici.

Dopo un excursus, divertito e divertente per i numerosi giornalisti accorsi alla conferenza stampa, sul pittore rinascimentale, Sgarbi si è soffermato sul ruolo che il critico d’arte Roberto Longhi ha avuto sia per Caravaggio che per Pasolini. Longhi promosse a Milano la prima grande mostra del dopoguerra dedicata a Michelangelo Merisi, consacrandolo genio della pittura reale. Roberto Longhi era stato anche docente di Pasolini nel 1941 a Bologna ed aveva avuto su di lui un potente influsso. Racconta Sgarbi che sentendo il maestro parlare del grande pittore, Pasolini si era entusiasmato al punto da identificarsi con Caravaggio, sensazione che lo accompagnò per tutta la vita.

Il critico d’arte è intervenuto, tra l’altro, sulla proposta di Beatrice Venzi, consigliere del Ministro della cultura San Giuliano, di istituire un albo dei critici musicali. Sgarbi ha confessato di aver letto le migliori recensioni tra i non professionisti e di essere contrario a ogni misura di controllo perché chi fosse chiamato a decidere non ha la verità in tasca. Il talento spesso sfugge alle regole. E’ risaputo che sia Caravaggio che Pasolini abbiano vissuto una vita borderline, le cui fragilità sono state pagate con l’ostracismo dei contemporanei e solo lo sguardo postumo ha restituito loro la comprensione di chi osserva con distacco. Abilità delle lectio magistralis di Vittorio Sgarbi è proprio quella di distillare dalle esperienze dei grandi quell’universalità di sentimenti in cui ci si riconosce, cullati da una narrazione godibile, giocosa e senza retorica alcuna.

Roma – Teatro Olimpico – dal 2 al 4 dicembre

Musiche composte, ed eseguite dal vivo, da Valentino Corvino violino, viola, oud, elettronica
Video scenografia
 Tommaso Arosio
Progetto artistico 
DoppioSenso

Spettacoli venerdì e sabato ore 20.30, domenica ore 18

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