Teatro Ambra alla Garbatella. “Li Romani in Russia”: emozionante Cristicchi contro la guerra

ROMA – Simone Cristicchi si trasforma in affabulatore della memoria. Ci consegna un monologo intenso sulla tragedia di un gruppo di soldati italiani della divisione Torino, mandati in Russia da Mussolini a morire di freddo.

Il testo è Li Romani in Russia, di Elia Marcelli che in guerra c’è stato davvero. Gigi, Peppe, Remo, Nino e Nicola sono alcuni dei soldati semplici che dalla caserma della Cecchignola a Roma, vengono catapultati nella gelida terra ucraina. Al Teatro Ambra Garbatella rivivono nelle ottave romane di cui si compone il monologo di Marcelli, una testimonianza diretta delle atrocità e dell’assurdità della guerra. Lo stile epico e il dialetto romanesco rendono il racconto colloquiale, una lezione che il bravo Ascanio Celestini anni dopo avrebbe fatto sua. Li Romani in Russia ricorda molto da vicino le pagine più bella della letteratura antimilitarista italiana, da Emilio Lussu a Mario Rigoni Stern.

All’inizio il tono del racconto è ironico per poi sfociare nella drammaticità. Il dolore per la morte di una donna russa che vuole aiutare i poveri soldati italiani commuove davvero. Alle parole dell’ottimo Cristicchi – una vera sorpresa – che dà voce a tutti i personaggi principali, si alternano le canzonette e i discorsi del Duce che hanno fatto la retorica del regime fascista. Il contrasto è evidente: la propaganda mussoliniana si sgretola di fronte ai brandelli di verità di Elia Marcelli, che dalla Russia fu costretto a tornare in patria da invalido per colpa di un congelamento. “Oggi, però che compio sessant’anni, fiji, fratelli e nipotini mia, che so’ acciaccato e pieno de malanni, ve chiedo: v’ho mai detto una bucìa? Me so’ rimasti pochi compleanni, poi ve saluto e me ne vado via; siccome nun ciò sòrdi da lassà, vorrei lassavve… un po’ de verità!” (tratto da Li Romani in Russia).

AMBRA TEATRO ALLA GARBATELLA  
di Roma
Dal 5 al 9 aprile 2011

Bigfish Teatro
presenta

Simone Cristicchi
in
LI ROMANI IN RUSSIA
di Elia Marcelli
adattamento teatrale di Marcello Teodonio
regia di Alessandro Benvenuti
musiche e sonorizzazioni di Gabriele Ortenzi/Areamag
disegno luci Danilo Facco
costumi Sara Quattrini

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