Just like a woman. Emancipazione femminile con danza del ventre. Trailer

ROMA – Due donne in fuga da maschi gran bastardi. Aveva già detto tanto, forse tutto, Ridley Scott con Thelma & Louise, modello inarrivabile di emancipazione femminile.

Ci provano ora Marilyn & Mona, ovvero Sienna Miller e Golshifteh Farahani, le protagoniste di Just like a woman. La prima, bionda insoddisfatta licenziata dal suo lavoro di centralinista, cornificata da un uomo scansafatiche e insensibile; la seconda, bellissima musulmana sposata con un uomo dal quale non riesce ad avere figli e che poco fa per arginare l’invadenza della suocera. Entrambe, deluse e disperate, lasceranno all’improvviso i grigi sobborghi di Chicago destinazione Santa Fè, dove si terrà un concorso per danzatrici del ventre a cui Marilyn vuol partecipare a tutti i costi.
I punti di contatto con il cult movie di Ridley Scott si sprecano: l’estetica polverosa da road movie, gli insistenti piani delle due protagoniste che scorrazzano in auto, la solidarietà fra di loro e addirittura i guai con la giustizia. Dopo Uomini senza legge del 2010 – una nomination come miglior film straniero agli Oscar – il regista Rachid Bouchares ha voluto confezionare un film intimista. Il ritratto delle due comprimarie, seppur pecchi di originalità, gli è riuscito mentre si sofferma superficialmente sullo sfondo, dai personaggi minori ai temi che fanno da contorno a quello dell’emancipazione femminile, come quello della maternità o della convivenza tra i diversi gruppi etnici che popolano gli States. E anche nella successione degli eventi che compongono il racconto qualcosa risulta essere in definitiva un po’ troppo pilotato.
Non ci resta che restare a bocca aperta di fronte ai languidi ventri delle due attrici.

Just like a woman
Con Sienna Miller e Golshifteh Farahani
Sceneggiatura di Marion Doussot, Joelle Touma, Rachid Bouchareb
Da un’idea originale di Rachid Bouchareb
Regia di Rachid Bouchareb

Just like a women – trailer

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