Festival di Cannes. Apertura in rosa

CANNES – Sulla Croisette questa mattina si è aperta ufficialmente la 68ma edizione del Festival di Cannes. Quest’anno ad aprire le danze è stato un duo tutto al femminile la regista Emmanuelle Bercote l’attrice simbolo del cinema francese Catherine Deneuve.

Il primo photo- call e la prima conferenza stampa sono stati dedicati proprio al film che vede la Deneuve protagonista diretta dalla Bercot “La tête haute” ( A testa Alta). Il film che questa sera aprirà le proiezioni ufficiali narra le vicende di un minore a rischio e si sviluppa in un arco temporale di circa 12 anni, la pellicola dal sapore autoriale e sociale getta luce su chi spesso vive ai margini e nell’ombra, mostrando l’importanza, la forza e la passione di chi lavora con i minori tutelandone gli interessi. Un film che in qualche modo si presenta come un manifesto, illustrando come l’educazione sia un diritto dei minori e un dovere delle famiglie e della società. L’idea del film spiega la regista Emmanuelle Bercot, è nata diversi anni fa e in qualche modo si sviluppa da una sua esperienza personale, durante un ‘ estate, la regista ancora ragazzina, seguì suo zio educatore, in un campo estivo di minori a rischio. A distanza di anni, di ricerche e di approfondimenti la regista ha deciso di realizzare la sceneggiatura e di farlo diventare un film. A ricoprire il ruolo del giudice minorile, Catherine Deneuve che confessa di aver accettato il ruolo per la bellezza della sceneggiatura, e dei personaggi. Malgrado la Deneuve sia un’attrice di esperienza capace di spaziare tra i diversi ruoli, ha deciso di approfondire le caratteristiche del suo personaggio assistendo a diverse udienze in tribunale. Durante la conferenza stampa e la stessa attrice a parlare: – Il mestiere del giudice minorile era un mestiere a me quasi sconosciuto e i materiali di cui si disponeva era costituito solo da brevi interventi in tv, ho trascorso così le mie mattinate in tribunale ad osservare e studiare quel mondo, ma devo ammettere che sono rimasta molto sorpresa. Attorno ad ogni minore c’è un numero elevato di persone che ne tutelano i diritti: avvocati, tutori, giudici ecc Inoltre il loro modo di lavorare è fatto di pazienza, perseveranza, indulgenza e comprensione infinita. È un lavoro molto difficile, istaurare un rapporto con ragazzi che sono violenti e a volte selvaggi. Ho cercato di ispirarmi al loro tono e colore di voce per il mio personaggio, ma la cosa più difficile di tutte è stata recitare tutte le scene di fila mentre in realtà le udienze sono avvenute a distanza di anni.. La scelta del festival di Cannes, un Festival di Cinema Internazionale di aprire con un film del genere, dopo tutte le cose che sono accadute in Europa è davvero interessante. Emmanuelle Bercotdal canto suo spiega: – Quando lavoro ad un film non mi ispiro ad altri film. Questo film non ha nulla a che vedere con I cento Colpi di François Truffaut, la tematica è la stessa, e indubbiamente è un film capolavoro che ho visto tante volte e che è nella mia testa, ma non ho fatto riferimenti precisi a questo film, ne tanto meno sue elaborazioni. Il fatto che io in quanto donna, apra il festival di Cannes per me non fa differenza. In Francia questa discriminazione non esiste, ci sono altre registe in competizione e tante registe emergenti.

 

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