Teatro dei Conciatori. Giorni scontati, scintilla vitale da non perdere. Recensione

ROMA – Quattro donne condividono una cella di pochi metri quadrati. Sono di estrazione sociale diversa ed hanno caratteri non facilmente compatibili.

Rosa è una ladruncola napoletana simpatica e vivace. Ha alle spalle un passato da tossicodipendente ma sembra ora interessata a voltare pagina e a costruirsi una famiglia. Mariapia è una imprenditrice in carriera accusata di corruzione. Dai fasti della sua vita quotidiana si trova catapultata in un microcosmo più duro ma anche più veritiero. Ciò le dà l’opportunità di riflettere su quanta ipocrisia si annida nella sua relazione coniugale. Lucia è una giovane donna dal carattere fragile. Lo spettro della malattia mentale aleggia su di lei. E’ in carcere da oltre dieci anni a seguito dell’ omicidio del fratello. Rivive costantemente, nelle proprie ossessioni e nei propri incubi, il senso di colpa per quel gesto folle che forse non si perdonerà mai. Eppure, nonostante le sue debolezze, il suo spirito infantile è anche intimamente vitale. Da Viviana emana invece un senso di morte. Passa il tempo a leggere ed a scrivere poesie ma il suo cuore è duro, i suoi  modi gelidi. Col tempo si è ritagliata il ruolo di protettrice di Lucia ma in verità funge per lei piuttosto da ulteriore carceriera. Interagisce poco con le compagne ed a livello umano condivide con loro quasi nulla. La sua enigmatica imperscrutabilità serve a celare, in primo luogo alla sua coscienza, il terribile crimine di cui si è resa partecipe.

“Giorni scontati” è una interessante opera di drammaturgia sociale che coglie davvero nel segno. Rifugge dalla semplice denuncia sulla situazione carceraria e si addentra nei meandri  oscuri e affascinanti di interazioni forzate ed al tempo stesso inevitabilmente sincere. Vissute in una condizione umana essenziale. Da questo punto di vista all’interazione fra i personaggi la messa in scena interpone in maniera superba momenti di introspettivi ed altri di quotidianità “minimalista” (lunghi risvegli, routinarie  ispezioni, lenti assopimenti). Il cambiamento delle luci segna l’eterno alternarsi fra il giorno e la notte. Per lo spettatore e per le protagoniste l’ immutabile cella che costituisce l’unica scenografia può divenire progressivamente più claustrofobica ma anche più familiare. E’ una tensione costante fra il sentirsi “costretti” (stretti con) e il sentirsi al riparo da un mondo esterno e da una vita che filtrano solo attraverso la radio e la tv. Si, ci si può gradualmente abituare anche ad un luogo come questo, passarvi gli anni come se nulla fosse. Basta pensarla come Viviana: senza desideri si vive meglio. Tuttavia le relazioni fra le quattro divengono via via più profonde e ciascuna dovrà fare i conti con le altre ma in primo luogo con sé stessa, con le emozioni più recondite, con il senso della propria vita. Ecco dunque che anche all’interno di una istituzione totale, un luogo che appare perpetuare l’ invarianza, può scoccare una scintilla vitale. La scintilla che scocca quando anime nude entrano in contatto e si mettono in gioco. Nella parte conclusiva la narrazione ha a nostro avviso la piccola pecca di separare in modo troppo netto i salvati dai dannati. L’intrinseca ambiguità dell’opera è data dal fatto che lo spettatore si trova ad immedesimarsi con personaggi che, nella loro umanità, hanno pur sempre commesso un crimine. La redenzione per le protagoniste e dunque anche per lo spettatore passa qui per l’identificazione di un mostro. Nonostante questo l’emozionante scena finale conclude al meglio uno spettacolo molto bello che offre notevoli e rilevanti spunti di riflessione e che compensa ampiamente i piccoli difetti con una straordinaria intensità.

AUTRICI: Antonella Fattori, Daniela Scarlatti
REGIA: Luca De Bei
INTERPRETI: Antonella Fattori, Giusy Frallonardo, Daniela Scarlatti, Lia Zinno
LUOGO: Teatro Dei Conciatori, Via dei conciatori 5, Roma (zona Piramide).
DATE E ORARI: 28 Novembre al 16 Dicembre 2012 (Martedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato ore 21.00, Giovedì e Domenica ore 18.00)
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: 06 45448982;  www.teatrodeiconciatori.it; [email protected]

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