Come sempre nei suoi film, il messaggio etico di Riccardo Milani è forte, benché veicolato in maniera leggera attraverso lo stile della commedia popolare. Non a caso il sodalizio Milani-Albanese è andato consolidandosi negli anni. “Grazie ragazzi!” è una storia che, attraverso la figura di cinque detenuti e del loro insegnante di teatro, pone l’accento sull’importanza del diritto di ogni uomo alla propria realizzazione e sulla necessità della cultura quale veicolo alla creatività, antidoto efficace alla distruttività umana.
Il film dimostra – e lo provano i molti esperimenti realmente fatti – che anche le persone più difficili possono essere recuperate se impegnate in un’attività gratificante. “Grazie ragazzi!” argomenta tale concetto nello stile della parabola, senza tacerne le difficoltà: la storia infatti ha un finale spiazzante, vero e non cinematografico. E tuttavia, pur rimandando alla complessità del vivere e ai fallimenti che ne derivano, lascia un’impronta di speranza.
“Grazie ragazzi!” racconta di un certo Antonio Cerami (Antonio Albanese), un uomo di mezza età che avrebbe voluto fare l’attore, ma ora, separato dalla moglie e solo, sopravvive come doppiatore di film porno per riuscire a pagare l’affitto di un monocamera in una delle periferie fuori Roma, disturbata dallo sferragliare della ferrovia. Un giorno un suo vecchio amico (Fabrizio Bentivoglio), impresario teatrale, gli offre un piccolo lavoro come regista di uno spettacolo in un penitenziario e, date le difficoltà di realizzazione, Cerami è titubante.
“Aspetto l’ora d’aria, aspetto di mangiare, aspetto i colloqui, aspetto che venga sera, che venga giorno”: così raccontano la loro esistenza i detenuti al regista il quale, appena entrato, non può far altro che pensare di trasformarli in attori mettendo in scena un testo universale: “Aspettando Godot”. Sarà un faticoso eppur travolgente tentativo di crescita e riappropriazione della propria dignità, non solo per i carcerati, anche per il loro formatore, esperimento in cui trovare motivi di orgoglio e di rinascita malgrado i passati fallimenti.
Riccardo Milani ha realizzato “Grazie ragazzi!” ispirandosi al film francese Un triomphe, a sua volta basato sulla storia vera di Jan Jonson, avvenuta in Svezia a metà degli anni ’80. Rispetto al film originale francese, adattato per la versione italiana da Milani con Michele Astori, nelle stesse parole del regista il finale è stato cambiato per renderlo “più popolare e più italiano”, più vicino alle sue concezioni. “Soffro per il mio Paese in cui il senso di giustizia è schiacciato da un decennio – ha detto Riccardo Milani – Volevo mostrare cinque persone che tentano una strada alternativa, un riscatto, anche per sottolineare che è necessaria la certezza della pena”.
Data di uscita:12 gennaio 2023
Genere:Commedia
Anno:2023
Regia:Riccardo Milani
Attori:Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini, Andrea Lattanzi, Nicola Rignanese, Fabrizio Bentivoglio
Paese:Italia
Distribuzione:Vision Distribution
Sceneggiatura:Michele Astori, Riccardo Milani
Produzione:Palomar e Wildside, società del gruppo Fremantle, con Vision Distribution