Teatro Petrolini. “Quattro donne e … un bagno”, sold out con risate e applausi

ROMA – In un appartamento ammobiliato un giorno entra, chiavi in mano, una giovane PR felice di avere finalmente affittato una casa. Nel giro di poco, tuttavia, scopre che altre ragazze arrivano esibendo lo stesso contratto.

Appurano così che un certo Diego, di professione agente immobiliare, le ha truffate. Le quattro – oltre alla PR, un’astrologa, un’erborista, una studiosa di filosofie orientali e una guida turistica – iniziano loro malgrado a vivere insieme, ma studiano nello stesso tempo il modo migliore per vendicarsi, battendo legalmente il truffatore e recuperando i soldi delle loro commissioni. Completa il gruppo, Adolfo, un ragazzo che fa il custode manutentore.

Potete immaginare la vita in una casa di “Quattro donne e … un bagno”: sono molti i siparietti divertenti – ora per lavarsi i capelli, ora per prepararsi ad un’uscita – che negli spettatori suscitano grandi risate. Sul palco quattro attrici molto brave che rendono credibili i caratteri dei loro personaggi: Paola Barzi, (una Carla pungente e decisa), Gabriella Iovino (una Giulia ironica ed accentratrice), Giulia Morgani (l’affascinante e molto romantica Sofia) e Matilde Tursi (la frizzante Azzurra dalle molte sorprese). Accanto a loro, altrettanto convincenti e indispensabili Giacomo Palmeri (Diego, il furbetto dell’Immobiliare Durazzo) e Alessandro Lotrionte (l’innocente custode-manutentore Adolfo).

Diego il truffatore è un giovanotto avvenente e Don Giovanni, le quattro affittuarie sono ragazze in cerca del grande amore, Adolfo il manutentore è simbolo di un’avvenuta libertà di comportamento, sicché le sorprese che rendono vivace e imprevedibile la pièce non mancheranno. Salvatore Sciré, l’autore, affronta sotto forma di satira in “Quattro donne … e un bagno!” tematiche sociali e di costume con l’occhio acuto del giornalista, una professione che svolge da decenni.

La commedia possiede un’ironia che mette in luce le trasformazioni della società attuale e fa una parodia dei costumi sessuali e del ruolo dei generi, con garbo e senza la minima volgarità. Il teatro Petrolini, in quell’occasione sold out, ha visto il pubblico rispondere con molto calore, in un susseguirsi di risate e applausi.

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