ROMA – Il cinema Caravaggio a Roma, dove si è svolta la premiazione dei Nastri d’Argento Documentari, aveva esaurito i posti a sedere, zeppo di ospiti eccellenti. Tra questi anche uno dei grandi protagonisti del calcio Roberto Mancini, il commissario tecnico della Nazionale. Sì, perché la sorpresa dei Nastri doc quest’anno è il racconto dello sport più popolare nel nostro paese: La bella stagione di Marco Ponti, il documentario vincitore, intreccia il successo della Samp alla storia dell’amicizia fraterna tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Sul palco Roberto Mancini, venuto con altri a ritirare l’onorificenza che ha dedicata all’amico Vialli, si è così espresso: “E’ un premio che ci fa molto piacere perché è un progetto in cui Luca Vialli ha creduto da sempre: è stato lui a convincerci di farlo. Luca ci ha lasciato tante cose e questo film è l’ultima in ordine di tempo, ma rimarrà lì per sempre”.
Un premio speciale per Nel nostro cielo un rombo di tuono di Riccardo Milani è andato al grande Gigi Riva, icona di eroismo sportivo ma anche di una Sardegna che ancora oggi continua a considerarlo un simbolo. Una menzione, per aver raccontato un ‘caso’, indimenticabile non solo nella memoria dei romanisti, è andata a Er gol de Turone era bono di Francesco Miccichè e Lorenzo Rossi Espagnet. Ancora il ‘grande calcio’ in ‘cinquina’ con È stato tutto bello – Storia di Paolino e Pablito, l’omaggio di Walter Veltroni a Paolo Rossi e infine, dal mondo del basket, Kobe – Una storia italiana di Jesus Garcés Lambert sull’indimenticabile Kobe Bryant.
Laura Delli, l’infaticabile presidente del sindacato dei Giornalisti cinematografici, sottolineando come anche le cinquine siano importanti, ha reso noto che sono stati complessivamente 55 i titoli finalisti in selezione ufficiale scelti dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici (Laura Delli Colli presidente, Fulvia Caprara vicepresidente, Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi) tra i 130, editi nel 2022, visionati quest’anno. “Una selezione finale nella quale è prevalsa, con la qualità narrativa, anche la nostra sensibilità giornalistica – ha commentato a nome del Direttivo – Si chiude un’edizione particolarmente segnata dalla memoria ma anche dalla cronaca di una stagione complessa che ha siglato la svolta più significativa sul tema dei diritti civili affrontando, però, con lucidità anche le contraddizioni di un periodo segnato dall’effervescenza della contestazione e insieme dalle contraddizioni e dalle derive, non solo politiche, che hanno snaturato il sogno del grande cambiamento”.
Il Nastro d’Argento come “Documentario dell’Anno 2023” al lungometraggio (scritto e diretto da Francesco Zippel) Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America. Un emozionante viaggio nel mondo del grande regista italiano. Impreziosito dalle testimonianze di cineasti come Quentin Tarantino, Steven Spielberg, Clint Eastwood e Martin Scorsese.
Nastro d’Argento a La generazione perduta di Marco Turco per il ‘Cinema del Reale’. La generazione perduta racconta l’Italia degli anni ‘70 attraverso la storia di Carlo Rivolta che – tra il Movimento ‘77 e il giornalismo della prima redazione di Repubblica – cominciò ad indagare lo spaccio di eroina anche attraverso la diffusione tra i giovani, finendo poi per esserne vittima: la tragedia della sua morte segnò per sempre la fine di un’epoca in cui le lotte studentesche erano solo voglia di libertà e battaglie per il cambiamento.
Sempre per il cinema del reale un Premio speciale è andato a LAS LEONAS, di Chiara Bondì e Isabel Achával, che racconta delle donne nel calcio. Prodotto da Nanni Moretti
Nel palmarès dell’ edizione 2023 la street artist Laika – presentatasi in abbigliamento dark con l’inconfondibile mascherina sul volto, affidando la lettura del suo pensiero al regista del film imperniato su di lei – , è la ‘Protagonista dell’anno’ nel documentario di Antonio Valerio Spera Life is (not) a game, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, un film che ne racconta le misteriose incursioni notturne tra provocazione e protesta militante.
Due premi speciali “Cinema & lavoro” sono andati a Via Argine 310 di Gianfranco Pannone, sulla vertenza Whirpool e Noi siamo Alitalia – Storia di un Paese che non sa più volare di Filippo Soldi, dedicato ai lavoratori dell’Alitalia.
Tra i titoli che raccontano protagonisti ed eventi di ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ i due film vincitori sono ex aequo Ennio Flaiano, Straniero in Patria di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi e Franco Battiato – La Voce del Padrone di Marco Spagnoli.
I Giornalisti Cinematografici hanno assegnato a Kordon di Alice Tomassini, viaggio nella coraggiosa resistenza delle donne ucraine il ‘Premio Valentina Pedicini’, giunto alla terza edizione e promosso in collaborazione con la sede di Palermo del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, dedicata al documentario e guidata dalla regista Costanza Quatriglio. Un riconoscimento nato per ricordare la particolare sensibilità dello sguardo di una regista scomparsa troppo presto che assegna un Premio speciale anche a La timidezza delle chiome di Valentina Bertani.
TUTTI I PREMI
I NASTRI d’ARGENTO
DOCUMENTARIO DELL’ANNO
SERGIO LEONE – L’ITALIANO CHE INVENTÒ L’AMERICA di Francesco Zippel
CINEMA DEL REALE
Miglior film
LA GENERAZIONE PERDUTA di Marco Turco
Premio speciale
LAS LEONAS di Chiara Bondì, Isabel Achával
CINEMA, SPETTACOLO, CULTURA
Miglior film (ex aequo)
ENNIO FLAIANO, STRANIERO IN PATRIA di Fabrizio Corallo, Valeria Parisi
FRANCO BATTIATO – LA VOCE DEL PADRONE di Marco Spagnoli
PROTAGONISTA dell’anno 2023
LAIKA per LIFE IS (NOT) a GAME di Antonio Valerio Spera
IL GRANDE CALCIO, GLI EROI DELLO SPORT
Miglior film
LA BELLA STAGIONE di Marco Ponti
Premio speciale
GIGI RIVA per NEL NOSTRO CIELO UN ROMBO DI TUONO di Riccardo Milani
Menzione speciale
ER GOL DE TURONE ERA BONO di Francesco Miccichè, Lorenzo Rossi Espagnet
PREMIO VALENTINA PEDICINI
Miglior film
KORDON di Alice Tomassini
Premio speciale
LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME di Valentina Bertani
PREMI ‘CINEMA & LAVORO’
VIA ARGINE 310 di Gianfranco Pannone
NOI SIAMO ALITALIA – Storia di un Paese che non sa più volare di Filippo Soldi