La legge italiana, tutt’ora in vigore, 184 del 1983, meglio conosciuta come ‘legge dei 100 anni’, impedisce ad un figlio che alla nascita non sia stato riconosciuto, in altre parole la cui madre abbia voluto l’anonimato, di non avere accesso ai documenti di chi lo ha messo al mondo fino al compimento del centesimo anno di età: non può cioè risalire alle proprie origini.
Un problema che causa seri disagi a chi avrebbe desiderio di sapere e che riguarda 400.000 individui nel nostro paese. Tale diritto negato, di cui la maggior parte delle persone non sa nulla, è il tema de “Il più bel secolo della mia vita”, commedia ben fatta e piena di humour, opera prima del talentuoso Alessandro Bardani – già autore dell’omonimo testo teatrale – che dopo il successo al Giffoni film festival arriverà nelle nostre sale il 7 settembre.
“Il più bel secolo della mia vita” narra di Giovanni (un efficace Valerio Lundini nel suo primo ruolo da protagonista), giovane che non può conoscere l’identità dei suoi genitori biologici, a meno che non viva un secolo.
Giovanni milita in una associazione che si occupa della questione e per riuscire ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica, la sua sola speranza è ottenere la complicità di Gustavo (Sergio Castellitto), unico centenario in vita non riconosciuto alla nascita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi della disposizione ma che, ormai, comprensibilmente sembra non averne interesse.
Road movie alla ricerca delle proprie origini biologiche, che riesce a tenere viva l’attenzione e a far sorridere grazie alla capacità dei due protagonisti: il veterano Sergio Castellitto, attore italiano tra i più completi, incisivo in ruoli tragici, ma a suo agio anche nella commedia e Valerio Lundini, giovane comico, conduttore e autore televisivo, la cui performance ne “Il più bel secolo della mia vita” farebbe pensare anche ad ottime potenzialità come interprete drammatico.
Un film di Alessandro Bardani
Con Sergio Castellitto, Valerio Lundini,Carla Signoris, Antonio Zavatteri, Elena Lander, Marzio El Moety, con Betti Pedrazzi nel ruolo di Suor Graziae con l’amichevole partecipazione di Sandra Milo
Nel film è presente il brano inedito “La vita com’è” di Brunori SAS
Una produzione Goon Films, Lucky Red con Rai Cinema
In collaborazione con Prime Video
Da giovedì 7 settembre al cinema