“La Petite”, delicato film sulla maternità surrogata

Un anziano signore apprende che suo figlio, con il quale aveva rapporti spigolosi e che frequentava poco, è morto in un disastro aereo assieme al suo compagno di vita. I due avevano stipulato un accordo con una madre surrogata per avere un bambino, che di lì a poco avrebbe visto la luce. A chi sarebbe appartenuto il nascituro? Quale il suo destino dopo la scomparsa dei due ragazzi?

Il tema della maternità surrogata, i suoi risvolti legali – in questo caso stabiliti dalle leggi francesi e belghe – la genitorialità delle famiglie arcobaleno, ma soprattutto l’importanza dell’amore attraverso legami non convenzionali è il difficile tema al centro de La petite, diretto dallo scrittore e regista francese Guillaume Nicloux.

L’’ultrasessantenne protagonista (un sempre bravo Fabrice Luchini), è un burbero e riservato restauratore francese di mobili antichi, che si ritrova a vivere il lutto per il figlio assieme all’altra figlia Aude (Maud Wyler) e ai suoceri belgi, che hanno emozioni e punti di vista molto diversi sulla situazione.  

Il dolore per la perdita e il pensiero del nascituro portano l’anziano restauratore a rintracciare in Belgio la gestante del futuro nipote, (interpretata da Maia Taquin) la cui identità era fino a quel momento ignota.

In Belgio la maternità surrogata non è illegale, ma deve essere gratuita e affidata a una persona ben conosciuta dalla coppia che ne fa richiesta. 

In questo caso la gravidanza era stata invece pagata in nero. “La petite” mostra, attraverso un caso che potrebbe essere vero, le difficoltà legali ed emotive di tutti i protagonisti coinvolti in questa gestazione straordinaria e la loro empatia rispetto ad un nascituro che non si sa bene a chi appartenga. 

Il delicato film di Guillaume Nicloux riesce a interrogare su cosa sia una famiglia, cosa sia il legame di sangue, chi realmente può dirsi padre o madre, senza ideologismi, riuscendo a coinvolgere emotivamente lo spettatore, anche grazie all’ottimo cast. Soprattutto attraverso una regia fluida che mette in primo piano i sentimenti umani.

Regia: Guillaume Nicloux

Con: Fabrice Luchini, Mara Taquin

Nazionalità: Francia, Belgio

Durata: 93 min

Distribuzione: Movies Inspired, Circuito Cinema

Uscita: 18 gennaio 2024

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