49ma Mostra di Pesaro: Lorrain, Morandini e altre sorprese

PESARO – La mostra del nuovo cinema di Pesaro, quest’anno dal 24 al 30 giugno,  ha il pregio di andare alla scoperta del panorama sperimentale nostrano e non. Anche se non sempre è possibile trovare un Picasso al mercato delle pulci, proficuo lavoro certosino: nell’ultimo decennio –  grazie all’avvento del digitale – molte nuove forme di espressione e distribuzione sono infatti degne del migliore futuro.

Protagonista di un focus che porta il nuovo in Italia è il Cile, la cui cinematografia negli ultimi anni si è rivelata una delle più innovative delle Americhe, esemplificata dalla personale di Sebastián Lelio. Dazebao vi consiglia inoltre di non perdere, il giorno prima dell’apertura del festival, “No.I giorni dell’arcobaleno” del cileno Pablo Lorrain. Un programma davvero ricco, ottenuto con grande sforzo, visto che il direttore della mostra Giovanni Spagnoletti denuncia una situazione sempre più drammatica : “Non è la prima volta – dice Spagnoletti – che nella storia quasi cinquantennale della nostra manifestazione si deve denunziare la mancanza di risorse e la difficile (ad essere eufemistici) condizione economica della Mostra, specchio generale – lo sappiamo bene – del difficilissimo momento di crisi economica della società e della cultura italiana e in particolare quella del cinema. Siamo stati costretti a tagliare un intero giorno di proiezioni,  ad eliminare una prevista sezione documentaria molto promettente, ad affrontare l’aumento (non piccolo) dei costi imposto dalla necessaria ristrutturazione tecnologica per adeguarci agli attuali standard di proiezione e tutto ciò – sottolinea Spagnoletti – senza rinunciare all’alto livello di qualità che ci ha sempre contraddistinto e unanimemente riconosciuto.”  Se come è stato dimostrato di recente da una ricerca condotta dalla Macno insieme all’università IULM di Milano, i Festival italiani restituiscono sul territorio più di due volte e mezzo il denaro investito, dobbiamo dedurne che  il depauperamento di quest’anno (nell’ordine di circa il 10% in meno  di risorse) si traduce, ahimé,  in una perdita ancora maggiore.

CONCORSO PESARO NUOVO CINEMA PREMIO LINO MICCICHÈ

Sette film provenienti dai punti caldi della produzione cinematografica mondiale, tutti all’insegna del Nuovo Cinema.

Emerge la presenza di donne registe, ben quattro. Ad aprire il Concorso sarà infatti la regista e sceneggiatrice slovacca Mira Fornay che presenta My Dog Killer, già premiato a Rotterdam. Un intenso dramma filmato con notevole realismo sul razzismo e sui conflitti etnici e, soprattutto, sulle scelte sbagliate; quelle di un ragazzo abbandonato dalla famiglia, il cui unico amico è il cane Killer, e che finisce col frequentare skinhead, in cerca di un senso d’appartenenza.

Dalla Romania arriva Alexandra Gulea, documentarista che porta in Concorso la sua prima opera di finzione dal titolo Matei Child Minder, ambientata in una zona mineraria del suo paese e incentrato sul piccolo Matei che vive col nonno e vuole scappare di casa, mentre i genitori lavorano in Italia. Il film coglie il giovane protagonista in un momento fondamentale per la sua maturazione, quando le illusioni si dovranno scontrare con la durezza della realtà.

Kayan, l’esordio nel lungometraggio della regista di origine iraniana Maryam Najafi, è un potente ritratto femminile, incentrato su una donna proprietaria di un ristorante dove si riunisce la comunità libanese di Vancouver. La dura quotidianità e i piccoli grandi ostacoli che si presentano nella sua vita, contribuiscono a far emergere le problematiche di una comunità costretta a relazionarsi con un contesto culturale alieno

Pesaro presenta l’esordio di Fabiana Sargentini, Non lo so ancora: scritto a quattro mani con uno dei più amati critici cinematografici italiani, Morando Morandini, attraverso una storia liberamente ispirata alla loro “amicizia a prima vista”: una mattina di fine estate una giovane donna (Donatella Finocchiaro) incontra casualmente un uomo di oltre ottant’anni (Giulio Brogi). E passano “una giornata particolare” insieme, dopo la quale la vita di entrambi non sarà più la stessa.

 Stefano Tummolini, alla seconda regia con L’estate sta finendo, racconta un “tranquillo week-end di paura” di un gruppo di ragazzi (tutti interpretati da promettenti giovani) in una casa al mare, dove un incidente imprevisto trasformerà la loro vacanza in un incubo.

Halley, una storia gotica ambientata ai giorni nostri diretta dal messicano Sebastián Hoffman, con Beto, lo zombie umano che si va spegnendo. Nel corpo in disfacimento rimane una mente lucida.

L’ultimo film in Concorso vede ancora il Cile, rappresentato da La chupilca del diablo di Ignacio Rodriguez, nel quale un uomo, giunto alla fine dei suoi giorni, tenta di riconciliarsi con la famiglia dopo una vita passata in solitudine (anche a causa delle sue simpatie per la dittatura), cercando al tempo stesso di salvare la sua piccola distilleria di liquori.

La giuria chiamata a decretare il vincitore del Concorso è composta dalla regista Costanza Quatriglio (ha esordito nel lungometraggio con L’isola, Nel 2006, alla Festa del Cinema di Roma ha presentato Il mondo addosso, lungometraggio documentario, con Terramatta, designato Film della Critica 2012 dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, ha vinto l’Efebo d’Argento e il Nastro d’Argento per il Miglior Documentario 2012), dall’attrice Anna Foglietta (nominata al David di Donatello come miglior attrice non protagonista per Nessuno mi può giudicare), dal regista Vincenzo Marra (Tornando a casa, Vento di terra, L’ora di punta), dai critici e giornalisti cinematografici Massimo Lastrucci (Ciak) e Federico Pontiggia (Cinematografo.it, Il Fatto Quotidiano).

IL NUOVISSIMO CINEMA CILENO / FOCUS ON SEBASTIÁN LELIO

Arriva Il più celebre dei cineasti del Nuovissimo cinema cileno, Pablo Larraín.  Dell’acclamato autore verrà presentato, con una proiezione speciale il giorno prima dell’apertura ufficiale del festival, il suo ultimo lavoro, proprio in questo periodo nelle sale del nostro paese. No – I giorni dell’arcobaleno, vincitore del premio C.I.C.A.E. a Cannes e nominato agli Oscar come miglior film straniero, è ambientato nel 1988 all’epoca del referendum popolare per il mantenimento della dittatura e si concentra sulla figura di un giovane pubblicitario, interpretato da Gael Garcia Bernal, che, con la sua originale e positiva campagna di marketing, contribuirà alla vittoria del no al referendum. Un’altra opera profondamente politica che affonda le sue radici nella memoria collettiva nazionale per l’autore di Tony Manero e Post Mortem.

La 49esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema dopo aver esplorato, in anni passati, il Messico e l’Argentina continua la sua perlustrazione delle cinematografie del Sud America proponendo, per la prima volta in Italia, un’ampia retrospettiva sul cinema cileno. Ad accompagnare le proiezioni, oltre a una tavola rotonda con i registi invitati, il festival proporrà un’ampia sezione monografica del catalogo generale in cui esplorerà l’attuale struttura estetico-produttiva del cinema cileno.

27° EVENTO SPECIALE FUORI NORMA. LA VIA SPERIMENTALE DEL CINEMA ITALIANO

Il 27° Evento Speciale, a cura di Adriano Aprà, si concentrerà sulla produzione del Nuovo
Millennio. Riguarderà film di finzione, documentari, film di animazione, film sperimentali, corti, medi e lunghi, in pellicola o in video, che abbiano l’ambizione di collocarsi al di fuori delle regole canoniche dei diversi generi per proporre esplorazioni innovative di forme espressive. Accompagnerà la retrospettiva l’evento un volume di saggi a cura di Adriano Aprà edito da Marsilio. “Fuori norma. La via sperimentale del cinema italiano”, che analizza trasversalmente il fenomeno con il contributo di critici e saggisti, riservando molto spazio alle “penne” giovani. I contributi saranno firmati da: Giulia Bursi, Pierpaolo De Sanctis,Bruno Di Marino, Sandra Lischi, Dario Marchiori e Federico Rossin, Cristina Piccino, Giacomo Ravesi e Gianmarco Torri.

CINEMA IN PIAZZA
Sei proiezioni serali in anteprima e a “cielo aperto” nella piazza principale di Pesaro, all’insegna del connubio tra la qualità e la capacità di rivolgersi a un vasto pubblico chiamato alla fine a premiare il miglior film.

OMAGGIO A GIANNI TOTI
In occasione dell’Evento Speciale dedicato al cinema sperimentale italiano del nuovo millennio, la Mostra rende omaggio a Gianni Toti, precursore della video arte contemporanea e inventore della “poetronica” (poesia elettronica), nonché amico storico della Mostra, scomparso nel 2007.)

ROUND MIDNIGHT Il Dopofestival
I cinque eventi ‘round midnight, che si terranno a Palazzo Gradari, sono il luogo ideale per
gli spettatori amanti della notte e del cinema Altro; uno spazio dedicato alle nuove forme di
rappresentazione dell’immagine, che qui trovano una vetrina prestigiosa e accogliente.

FEMMINILE PLURALE: ANIMAZIONI RUSSE
A trent’anni di distanza, dal 2010, la Mostra di Pesaro contribuisce, di nuovo, a colmare le
lacune di una distribuzione che ignora il cinema russo, proponendo i lavori dei più importanti  autori degli ultimi anni e concentrandosi, nella scorsa edizione, sullo sguardo femminile nel cinema dell’ex Unione Sovietica. Quest’anno è la volta dell’animazione..

 

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