Cinema. Addio Alain Resnais, padre della Nouvelle Vague

ROMA – E’ morto a Parigi all’età di 91 anni Alain Resnais , regista francese esponente di spicco del “Nouveau Cinema”, che dopo la guerra volle mettere a punto un nuovo linguaggio cinematografico come altri grandi del cinema quali : Jean-Luc Godard, Ingmar Bergman e Michelangelo Antonini.

Resnais è deceduto sabato sera circondato dalla sua famiglia. “ Più che un regista mi considero un bricoleur, nei miei film faccio esperimenti come in un laboratorio senza sapere esattamente cosa ne verrà fuori” . Così si definiva Alain , uno dei padri del cinema , autore di capolavori del calibro di “Hiroshima mon amour” del 1959 e “ La vita è un romanzo”. Nella sua lunga carriera ha realizzato una ventina di lungometraggi collaborando con grandi scrittori e scenaristi come Semprum e Sternberg e con attori del calibro di Yves Montand in “ La guerra è finita” e Jean-Paul Belmondo in “ Stavisky il grande truffatore”. Ma a partire dagli anni ottanta il regista lavora quasi esclusivamente con il suo trio preferito di attori quali : Sabine Azema, Pierre Arditi e Andrè Dussolier. La straordinaria carriera gli valse un Leone d’Oro  per  “L’anno scorso a Marieband” e uno d’argento , due Orsi d’argento , un David di Donatello e tre premi Cesar. Il suo ultimo film “ Aimer , boire et chanter “ era stato presentato con grande successo all’ultimo Festival di Berlino.

 

 

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