“Macbeth” . Portare i versi al cinema è diverso dal teatro. Recensione

ROMA – Orson Welles, Akira Kurosawa, Roman Polanski ma soprattutto e prima di tutti William Shakespeare. É dal 1600 che si racconta la storia di Macbeth ma nonostante questo il regista Justin Kurzel ha deciso di riportare sul grande schermo la tragedia shakespeariana più rappresentata dal cinema. La più breve e la più attuale storia di guerra, potere, violenza e morte.

Interpretato dai premi Oscar Michael Fassbender (12 anni schiavo) e Marion Cotillard (La vie en rose), il film sarà  in sala dal 5 gennaio.

La trama é la stessa messa in scena per la prima volta da Shakespeare nel 1611 al famoso Globe Theatre e ispirata alle Chronicles di Raphael Holinshed del 1587. La pellicola racconta la rovinosa metamorfosi del valoroso generale Macbeth (Michael Fassbender), un animo grande e generoso corrotto da avidità e spietata ambizione. Sarà condotto alla rovina dalla brama di diventare re e dalla cupidigia della moglie, Lady Macbeth (Marion Cotillard),  che riesce a spingerlo a compiere le azioni più crudeli. Il tutto é ambientato nel paesaggio e nei tempi crudeli della guerra civile in Scozia.

Se da una parte  l’originale Shakespeariano é l’opera perfetta e quindi ogni variazione sul tema rischia di alterare l’equilibrio del tutto, dall’altra l’adattamento rigoroso risentirà sempre di un peccato originale: portare i versi al cinema é diverso rispetto al teatro.  

Esteticamente ammirevole, storicamente corretto, linguisticamente fedele, il Macbeth di Kurzel non aggiunge nulla al testo originale e a quanto le più coraggiose trasposizioni di Orson Welles, Akira Kurosawa e Roman Polanski hanno già portato sul grande schermo. D’altra parte, scegliendo il rigore il regista permette alla tragedia di sprigionare tutta la sua modernità. Archetipo della brama di potere con i rischi e i compromessi che essa comporta.

Gli interpreti si dimostrano all’altezza di quest’opera fosca, cruenta, in cui domina il male e in cui i personaggi sono complessi ed ambigui. Michael Fassbender riesce a rendere tutto il conflitto interiore di Macbeth, l’ uomo valoroso e integro che si rende conto che basta un solo atto per corrompere il proprio animo per sempre, e quando il delitto é commesso é piu facile abbandonarsi alla condotta criminosa che cercare di redimersi. Marion Cotillard è una Lady Macbeth che dietro al viso angelico, a cui il regista dedica diversi primi piani, nasconde una donna ambiziosa e spietata, abile nel manovrare il suo uomo secondo il suo piacimento. 

Il contributo che il cinema può dare a un’opera teatrale é quello dell’ambientazione. Adam Arkapaw, direttore della fotografia di “True Detective” e del precedente film del regista Snowtown, fa un lavoro insistito nel sottolineare le differenze fra i campi lunghi di una Scozia dal fascino primordiale e gli interni monumentali dei palazzi del potere, spirituale o politico.

DATA USCITA: 05 gennaio 2016

GENERE: Drammatico , Storico

ANNO: 2015

REGIA: Justin Kurzel

ATTORI: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Elizabeth Debicki, David Thewlis, Paddy Considine, Jack Reynor, Sean Harris, David Hayman, James Michael Rankin

SCENEGGIATURA: Justin Kurzel, Todd Louiso

FOTOGRAFIA: Adam Arkapaw

DISTRIBUZIONE: Videa Spa

DURATA: 113′

Macbeth. Trailer

Condividi sui social

Articoli correlati