FIUGGI (nostro inviato) Al Fiuggi film festival c’è stata la proiezione di “Keeper” del regista Guillaume Senez, film che tratta della maternità tra due adolescenti Maxime e Mélanie. Quando Mélanie scopre di essere incinta Maxime la prende male, ma poco a poco si abitua all’idea di diventare padre e convince Mélanie a tenere il bambino. Ormai è deciso: dall’alto dei loro quindici anni, Maxime e Mélanie diventeranno papà e mamma. Tuttvia tra i loro stessi genitori c’è chi non condivide l’idea.
I due adolescenti sono accusati di immaturità, irresponsabilità e incapacità di badare a se stessi, figuriamoci se in grado di badare a una nuova vita! Il finale è drammatico, distrutti i loro sogni e le loro aspettative. Ancora la proiezione di “Fiore” di Claudio Giovannesi, capace di narrare con uno stile asciutto e teso, senza concedere nulla al sentimentalismo.
“Ho voluto raccontare una storia d’amore – dice il regista intervistato dopo la proiezione – nata quando ho saputo che il carcere minorile di Roma è costituito da due palazzine, una per le femmine e una per i maschi, contigue e presenti nella medesima struttura. Quindi partendo dall’assunto che più è forte l’ostacolo, più grande la storia d’amore, abbiamo avviato questo progetto”.
Interessante la protagonista femminile Fiore, interpretata dall’esordiente Daphne Scoccia che riesce a sorprendere per l’intensità con la quale trasmette la profonda fragilità ma anche la violenta ribellione al mondo.