Cinema. “Florence”, le imprevedibili sfumature dell’animo umano

È raro trovare personaggi tanto complessi nella loro comicità. E non parlo di sfumature drammatiche, sarebbe fin troppo facile caricare di dramma un ruolo comico, piuttosto mi riferisco alla delicatezza d’animo unita alla spontaneità che si fondono con la comicità.

È tutto questo Florence Foster Jenkins (interpretata da Meryl Streep), “la peggiore cantante lirica al mondo”, realmente vissuta nella prima metà del Novecento, protagonista dell’ultimo lungometraggio di Stephen Frears.  

“Quando ho ascoltato per la prima volta le registrazioni di Florence – dice Frears – le ho trovate divertenti e spaventose allo stesso tempo ma anche commoventi e toccanti. La sceneggiatura di Nicholas Martin era arguta, interessante, le relazioni tra i personaggi ben strutturate e c’erano battute divertenti. Cos’altro si potrebbe desiderare?”“Florence era come un sole posto al centro di una serie di pianeti che le orbitavano attorno – afferma Nicholas Martin. – Assieme al marito St. Clair Bayfield (Hugh Grant) e al pianista Cosme McMoon (Simon Helberg) il trio diventò il centro della vita artistica di New York”.

L’ereditiera dopo aver assistito a un’esibizione della famosa cantante francese Lily Pons decide di diventare a sua volta cantante, prende lezioni e inizia una serie di concerti. Purtroppo quella che sente nella sua testa come una voce meravigliosa, è per chiunque l’ascolti orribilmente ridicola. Protetta dal marito, Florence non saprà mai questa verità. Difficile se non impossibile pensare a una Florence interpretata da un’attrice che non fosse Meryl Streep. L’arcobaleno di stati emotivi che la Streep dona al personaggio permette al pubblico di ridere ma al contempo di voler bene a Florence, come potrebbe accadere con una nipotina che improvvisa la poesia di Natale sbagliando ogni parola. Streep / Florence invece non sbaglia le parole ma le note che per una cantante lirica non è esattamente la cosa migliore da fare.

Ad accompagnare la Streep davanti la macchina da presa troviamo uno strepitoso Hugh Grant con una parte che dà l’idea di essere quella della sua vita tanto è naturale la sua recitazione, un misto di delicatezza, eccentricità, dissolutezza, gioia di vivere, sensibilità ed eleganza. Prova magistrale.
E poi ecco arrivare l’omino che stravolge la narrazione arricchendola di colori inaspettati, un immenso Simon Helberg, un mimo dotato di poche fulminanti parole e una galassia espressiva sorprendente. Se poi ci si mette che è anche un ottimo pianista e che tutti i brani classici sono suonati da lui si capisce perché la scelta del direttore del casting sia stata salutata come una’illuminazione. 

Impossibile trovare pecche in Florence, merito di una solida sceneggiatura, di un cast tecnico di altissimo livello, attori ispirati e un regista capace di saper guardare sempre oltre l’apparente e svelare allo spettatore imprevedibili sfumature dell’animo umano. Il film ha una morale come dice il produttore Michael Kuhn: ”Se ami qualcosa dovresti farla, anche se non ti riesce benissimo”. 

Florence 

Uscita giovedì 22 dicembre 2016

Durata110 min

Genere:   biografico, commedia

Regia:  Stephen Frears

Interpreti:   Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg, Rebecca Ferguson, Nina Arianda

Sceneggiatura:Nicholas Martin

Produttore:  Michael Kuhn, Tracey Seaward

Produttore esecutivo:  Christine Langan, Cameron McCracken, Malcolm Ritchie

Fotografia:  Danny Cohen

Montaggio:  Valerio Bonelli

Musiche:  Alexandre Desplat

Costumi:  Consolata Boyle

Casa di produzione:  BBC Films, Qwerty Films, Pathé

Distribuzione (Italia):  Lucky Red

Florence – Trailer 

 

 

Condividi sui social

Articoli correlati