“Scende giù per Toledo”: l’umanità frastagliata di Patroni Griffi scuote il Piccolo Eliseo

Coinvolge e appassiona “Scende giù per Toledo”: monologo tratto dal racconto di Giuseppe Patroni Griffi del 1975, in scena al Piccolo Eliseo con Arturo Cirillo, nel duplice ruolo di attore e regista. 

Un’umanità derelitta sostenuta dalla flebile speranza di un “amore assoluto”: è questa Rosalinda Sprint, un transessuale napoletano, il cosiddetto “femminiello” che in tacchi a spillo, capelli gialli e minigonna inguinale “scende giù per via Toledo e va di fretta, è in ritardo col sarto e deve andare da Marlene Dietrich, fra mezz’ora e quella non aspetta”. Un’ironia malinconica come lo sguardo di Rosalinda, interpretata magistralmente da Arturo Cirillo, che solo dà forma a un’umanità frastagliata: la maitresse trans alias Marlene Dietrich, altre “prostitute” Maria Callas e Viacolvento, la Contessa “spiaggiata”, il bambino garzone, l’amato Gaetano e il feroce cugino. 

Un modo di fare naif quello di Rosalinda – esaltato dalla cifra distintiva di Cirillo – che è approdata a Montecalvario dai bassi napoletani per sfuggire al padre che le dava del “ricchione”, per rifugiarsi in una Napoli parallela, notturna, crudele, fatta di vizio, violenza e sogni infranti. Così com’è infranto il sogno di un amore autentico, confuso con la trasgressione di un’ora e l’auspicata ricerca di una relazione stabile oltre il Continente sulle bianche scogliere di Dover. 

Un monologo che trascina lo spettatore proiettandolo attraverso luoghi fisici e mentali, discorsi aberranti, fisicità prorompenti, afflati triviali e umori dilaganti, per un senso di straniamento e coinvolgimento che accompagnerà lo spettatore sino alla fine, in un dualistico vortice di emozioni tra il raccapriccio e la compassione. 

Un carrozzone napoletano, che esalta, commuove, disgusta ma tocca le corde dell’animo umano, come solo un grande interprete può fare, esaltando un testo liquido “giocato tra la compassione e l’ironia”, esemplificativo di un’epoca, una temperie storica, una città metafisica, ingombrante: indimenticabile.

Dall’11 al 29 aprile

Scende giù per Toledo

di Giuseppe Patroni Griffi

diretto e interpretato da Arturo Cirillo

Scene Dario Gessati

Costumi Gianluigi Falaschi

musiche originali Francesco De Melis

Luci Mauro Marasà

regista assistente Roberto Capasso

Produzione Marche Teatro

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