ROMA – Talento, estro, spirito visionario, ma anche tenacia e prontezza, sono questi i valori che hanno guidato il comitato di giuria, che ha scelto le terne dei finalisti della sessantunesima edizione del Globo d’Oro, il prestigioso premio organizzato dall’Associazione Stampa Estera in Italia per premiare il valore e il merito che registi, attori, attrici e produttori hanno realizzato nell’ultimo anno.
«Sarà un’edizione affascinante – commentano i Direttori Artistici del Premio, Claudio Lavanga e Alina Trabattoni -, costellata da talenti importanti e numerose opere di valore. Le scelte sono state rese ancora più difficili proprio a causa della quantità e qualità dei film in concorso. Trattasi di tante opere uniche che, come giornalisti di testate estere, miriamo a far conoscere ad altri paesi ed altri mercati, valorizzando questo settore così prezioso della cultura e storia italiana».
In gara a contendersi il premio per la Migliore Regia: Emma Dante con Le Sorelle Macaluso, Daniele Luchetti con Lacci e Francesco Bruni con Cosa sarà, le tre pellicole saranno in gara anche nella categoria Miglior Film. Si contendono la Migliore Opera Prima Davide Del Degan per Paradise, una vita nuova, Mario Piredda per L’agnello e Alessandro Grande per Regina. Per la Miglior Commedia sono in lizza: Paradise, una nuova vita, Il grande passo e L’incredibile storia dell’isola delle rose; mentre le serie TV finaliste sono Speravo de mori’ prima, Il Commissario Ricciardi e Suburra.
I volti femminili scelti per il premio per la Miglior Attrice sono Alba Rohrwacher, interprete di Lacci; Valeria Bruni Tedeschi per Gli indifferenti e Simona Malato e Donatella Finocchiaro protagoniste de Le sorelle Macaluso. I tre finalisti per la categoria maschile sono, invece, Elio Germano per L’incredibile storia dell’isola delle Rose, Kim Rossi Stewart per Cosa sarà e Renato Pozzetto Lei mi parla ancora. Mentre Nora Stassi (L’agnello), Cristina Magnotti (Fortuna) e Mattia Garaci (Padrenostro) sono in gara per la sezione Giovane Promessa.
«Avere un premio così importante mi tocca al cuore», queste le parole del regista Giuliano Montaldo, cui è stato annunciato il Premio alla Carriera di questa edizione.
Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora il comitato ha selezionato Mattia Carratello e Stefano Ratchev, autori delle musiche di Padrenostro; Matteo Carratello e Stefano Ratchev per Cosa sarà e Michele Braga per L’incredibile storia dell’isola delle Rose. Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d’Oro Daniele Ciprì per Il cattivo poeta, Cesare Bastelli per Lei mi parla ancora e Michele D’Attanasio per Padrenostro; chiude la serie il Premio alla Miglior Sceneggiatura: Francesco Bruni di Cosa sarà, Sydney Sibilia e Francesca Manieri di L’incredibile storia dell’isola delle Rose, e Michael Zampino, Heidrun Schleef e Giampaolo Rugo di Governance.
Il Gran Premio della Stampa Estera, che premia personaggi impegnati a diffondere la Cultura italiana attraverso l’arte del Cinema, verrà svelato nelle prossime settimane.
Oltre questa selezione di eccellenze si è aggiunto, per la prima volta, il Premio Italiani nel Mondo, un riconoscimento speciale a chi si è distinto in un’opera cinematografica su una realtà non italiana; un premio pensato come tributo al coraggio e al lavoro di molti talenti italiani, che in un mondo sempre più globale si fanno valere oltre confine, e che verrà conferito al film Miss Marx.
Chiudono la ricca serie di riconoscimenti la sezione Documentari, con La Verità sulla Dolce Vita, Fuori era Primavera e Veleno; e quella dei Cortometraggi con Tempi morti, L’ultimo whisky con il cappellaio matto e La stanza più fredda.
Quest’anno le giurie sono composte da corrispondenti esteri da ogni parte del mondo, incluso Grecia, Australia, Germania, Albania, Svizzera, San Marino, Giappone, Romania, Svezia, Francia, Turchia, Inghilterra, Olanda, Cile, Bulgaria, U.S.A., Russia, Venezuela, Moldavia, Spagna. Le giurie dei lungometraggi, documentari, cortometraggi e Serie TV sono composte ogni anno da membri dell’Associazione, i quali si offrono di visionarli nel corso dell’anno, su base volontaria. Il Comitato Cinema 2021 è composto da Claudio Lavanga (Direttore Artistico) NBC NEWS, USA; Alina Trabattoni (Direttore Artistico) Eurovision, Svizzera; Maarten van Aalderen (Presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia) De Telegraaf, Olanda; Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio, Cile; Francesca Biliotti, San Marino TV; Vera Naydenova (Responsabile Serie TV) BTV, Bulgaria; Ewout Kieckens, Reformatorisch Dagblad, Olanda; Antonio Galofaro, Les Temps, Svizzera; Praxilla Trabattoni (Responsabile Sezione Documentario) European Broadcasting Union, Svizzera; Vera Shcherbakova (Responsabile Sezione Cortometraggio) ITAR-TASS, Russia; Alvise Armellini, Agence France Presse, Francia.
Saranno loro a premiare le quattordici categorie durante una suggestiva serata di gala che si terrà il 30 settembre, nella prestigiosa Villa Aurelia, al Gianicolo, dal 1909 di proprietà dell’American Academy. Quest’occasione vedrà nuovamente il pubblico in platea, seppur in numero ristretto, nel rispetto delle restrizioni legate alla sicurezza Covid.
«I film, i documentari, i corti e le serie TV – concludono Alina Trabattoni e Claudio Lavanga – sono stati uno strumento fondamentale per evadere durante il lockdown, sia per il grande pubblico, che per noi della stampa estera, che raccontiamo la pandemia da più di un anno. Sono stati un’ancora di salvezza in un mare di incertezze, una finestra verso mondi possibili, in un momento in cui il nostro sembrava invivibile. Dopo un anno di pausa forzata, a settembre la cerimonia di premiazione sarà un’occasione per celebrare sia il grande cinema italiano, sia quello che speriamo sia il ritorno alla normalità».