RFF17. I maggiori film dal 13 al 23 ottobre

ROMA – Il 13 ottobre parte la diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

La nuova gestione ha dato un diverso imprinting all’offerta cinematografica: più opere prime in concorso e più film italiani, sia in gara che in altre sezioni. I vincitori saranno scelti da una giuria professionale, mentre in passato a decidere erano gli spettatori che nel 2021 hanno assegnato il premio FS a un’opera valida per contenuto e forma: Mediterráneo (Open Arms – La legge del mare) di Marcel Barrena.

Quest’anno qualche grande nome è nella sezione Grand Public e “Best 2022” basti citare Stephen Frears con “The Lost King”, Michele Placido con “L’ombra di Caravaggio”. Ruben Östlund con Triangle of sadness, che ha vinto la Palma d’oro a Cannes. 

Difficile momento per il cinema, soprattutto considerando che il pubblico, dopo i vari lockdown, abituatosi allo streaming, è sempre più restio ad andare nelle sale. La precedente stagione della festa si è distinta per l’altissima qualità e godibilità della pellicole, per il clima internazionale, per l’impeccabile organizzazione anche negli anni della pandemia. Spiccava dell’evento capitolino la crescente importanza per il mondo della settima arte. Auguriamoci che questo trend possa continuare.

Di seguito le sezioni più significative della manifestazione, con i relativi film, accompagnati da una breve scheda illustrativa.

CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA VISIONI PER IL MONDO DI DOMANI

Concorso internazionale specializzato composto da 16 titoli, senza distinzione tra film di finzione, documentari e film in animazione.

ALAM

di Firas Khoury, Francia, Tunisia, Palestina, Arabia Saudita, Qatar, 2022, 110’ | Opera prima | Cast: Mahmood Bakri, Sereen Khass, Mohammad Karaki, Muhammad Abed Elrahman, Ahmad Zaghmouri, Saleh Bakri

Una scuola superiore in Palestina. Una bandiera palestinese che deve sventolare il giorno dell’Indipendenza di Israele, che per i palestinesi è un giorno di lutto (la “nakba”). Filas Khoury, esordiente nel lungometraggio, gira (in Tunisia, per ovvi motivi) un film che parla di temi universali (amore, amicizia, lotta contro le ingiustizie, ricerca della propria identità, conflitti generazionali) in un contesto dove l’affermazione dei giovani palestinesi è negata da una tragedia che dura dal 1948. 

EL CASO PADILLA | THE PADILLA AFFAIR

di Pavel Giroud, Spagna, Cuba, 2022, 78’ | Doc |

“Dì la verità”: si apre con questa frase il nuovo film del cineasta cubano Pavel Giroud, subito seguita da una ripresa del 1983 della tv francese, dove il conduttore sta intervistando Heberto Padilla, il poeta autore della raccolta Fuera de juego con la quale divenne famoso anche in Europa ma per la quale fu arrestato e condannato da Castro. Back al 1971 e al bianco e nero della straordinaria registrazione della ritrattazione della propria opera, il 27 aprile, davanti agli intellettuali e amici membri dell’Uneac (Unione degli scrittori e artisti cubani): oltre due ore di girato, riemerso dopo cinquant’anni da un archivio governativo, che Giroud seleziona e intercala con altri materiali che danno il senso del periodo storico

CAUSEWAY

di Lila Neugebauer, Stati Uniti, 2022, 92’ | Opera prima |

Cast: Jennifer Lawrence, Brian Tyree Henry, Linda Emond, Jayne Houdyshell, Stephen McKinley Henderson, Russell Harvard, Fred Weller, Sean Carvajal, Will Pullen, Neal Huff

Prodotto e magnificamente interpretato da Jennifer Lawrence, l’esordio alla regia di Lila Neugebauer esplora e racconta con grande sensibilità il modo di affrontare i traumi psicologici e fisici che i soldati riportano in guerra, ma anche le difficoltà, le incomprensioni e le sofferenze che sembrano aver segnato le loro vite precedenti, spingendoli ad arruolarsi e partire per mete lontane, dove i conflitti armati sono cruenti e il futuro incerto e pericoloso. 

LA CURA

di Francesco Patierno, Italia, 2022, 87’

Cast: Francesco di Leva, Alessandro Preziosi, Francesco Mandelli, Cristina Donadio, Andrea Renzi, Antonino Iuorio, Peppe Lanzetta

Corso Umberto, il rione Sanità, le Terme, la stazione di Mergellina, l’Hotel Oriente, la Prefettura, strade, angoli, per lo più deserti: Napoli in pieno lockdown. Una città spettrale e fuori dal tempo per la rilettura contemporanea di Francesco Patierno di La peste di Albert Camus, dove i sentimenti, le paure, i conflitti del libro scivolano armoniosamente dentro il disorientamento generato dalla pandemia, e pezzi di realtà, come un uomo disperato che urla di notte per strada, riflettono il testo. 

FOUDRE | THUNDER

di Carmen Jaquier, Svizzera, 2022, 92’ | Opera prima |

Cast: Lilith Grasmug, Mermoz Melchior, Benjamin Python, Noah Watzlawick, Sabine Timoteo, François Revaclier, Diana Gervalla, Lou Iff, Léa Gigon, Marco Calamandrei

Nell’estate del 1900, dalla pace del convento nel quale da cinque anni sta facendo il noviziato, la diciassettenne Elisabeth è sbalzata, poco prima di prendere i voti, di nuovo a casa, per lavorare la terra, dopo la morte improvvisa della sorella maggiore Innocente. Ma la morte è misteriosa, la famiglia silenziosa e solo tre suoi amici d’infanzia sembrano condividere l’ansia di conoscenza e di libertà di Elisabeth. Immersa nel solare scenario di una valle svizzera, una storia di progressiva affermazione di autonomia, volontà e desiderio. 

HOURIA

di Mounia Meddour, Francia, 2022, 104’

Cast: Lyna Khoudri, Rachida Brakni, Hilda Amira Douaouda

Quasi una metafora dell’attuale situazione dell’Algeria – dove l’Hirak, un imponente movimento politico e civile di opposizione al regime, è stato definitivamente soffocato dalla pandemia ad appena un anno dalla sua nascita – l’ultimo film di Mounia Meddour (Papicha), insieme popolare e sofisticato, racconta la storia di Houria, una ballerina di talento che, dopo aver subito pesanti menomazioni fisiche in seguito ad un grave episodio di violenza, continua la sua eroica resistenza nel perseguire un sogno che sembra impossibile da realizzarsi.

IN EINEM LAND, DAS ES NICHT MEHR GIBT | IN A LAND THAT NO LONGER EXISTS

di Aelrun Goette, Germania, 2022, 101’

Cast: Marlene Burow, Sabin Tambrea, David Schütter, Claudia Michelsen, Jördis Triebel

Primo film di finzione della regista tedesca Aelrun Goette, nota al pubblico internazionale per il documentario Die Kinder sind tot (Prix Regard Neuf a Visions du Réel 2003). Nel 1988, a pochi mesi dalla caduta del Muro, per una sua foto apparsa casualmente su Sibylle (il Vogue dell’Est), una diciassettenne di Berlino Est si trova immersa nel mondo della moda. Tra fotografi, modelle, nuove idee e stili di vita, il film è basato su fatti realmente accaduti, ispirato all’esperienza di modella della regista stessa.

JANVĀRIS | JANUARY

di Viesturs Kairišs, Lettonia, Lituania, Polonia, 2022, 94’

Cast: Kārlis Arnolds Avots, Alise Dzene, Baiba Broka, Aleksas Kazanavičius, Juhan Ulfsak, Sandis Runge Gennaio 1991. Tre aspiranti filmmaker si trovano di fronte all’invasione dei carri armati sovietici che vogliono reprimere l’indipendenza della Lettonia dichiarata il 4 maggio dell’anno prima. Il film di Viesturs Kairišs (che allora aveva diciannove anni) non solo ricostruisce una generazione che sognava il cinema di Bergman, di Tarkovskij e di Jim Jarmusch (di Stranger than Paradise circolano cassette pirata…) … Parla del presente e della forza incontenibile della giovinezza, ritrovando la libertà e l’entusiasmo. 

JEONG-SUN

di Jeong Ji-hye, Corea del Sud, 2022, 105’ | Opera prima |

Cast: Kim Kum-soon, Yun Seon-a, Cho Hyeon-woo, Kim Yong-joon

I crimini sessuali digitali sono in crescente aumento in Corea del Sud, dove le vittime affrontano innumerevoli difficoltà nel perseguire azioni legali a causa della disparità di genere e di un’inadeguata risposta al problema da parte del governo. Nell’affrontare questa problematica, divenuta di scottante attualità, la giovane regista Jeong Ji-hye, al suo primo lungometraggio, racconta la storia di un’operaia di mezz’età che, per cultura e inesperienza, si muove incerta nell’universo digitale, vittima silenziosa di soprusi e prevaricazioni all’interno della fabbrica in cui lavora. 

GUAN | THE HOTEL

di Wang Xiaoshuai, Hong Kong, 2022, 112’

Cast: Ning Yuanyuan, Ye Fu, Qu Ying, Huang Xiaolei, Worrapon Srisai, Dai Jun, Li Zonghan

Girato in quattordici giorni, con poche risorse finanziarie e molta creatività, l’ultimo film di Wang Xiaoshuai, regista di spicco della cosiddetta “sesta generazione” di cineasti cinesi, è interamente ambientato in un hotel in Thailandia, dove Wang si trovava per caso in vacanza a trascorrere le festività del Capodanno Lunare, a fine gennaio 2020. Impossibilitato a muoversi e non potendo rientrare in Cina a causa del lockdown e dell’interruzione dei voli di collegamento con la madrepatria, il regista decide – insieme ad un gruppo di amici, cineasti, sceneggiatori e artisti costretti, come lui, ad un esilio temporaneo – di girare un film. 

I MORTI RIMANGONO CON LA BOCCA APERTA

di Fabrizio Ferraro, Italia, Spagna, 2022, 84’

Cast: Emiliano Marrocchi, Domenico D’Addabbo, Fabio Fusco, Olimpia Bonato, Antonio Sinisi

Quattro partigiani fuggono in mezzo alla neve sull’Appennino dell’Italia centrale, nel 1944. Sono inseguiti, cercano un rifugio, incontrano una ragazza. Drammaticamente ambientata in un contesto storico e politico ben preciso, tuttavia la loro storia si connette, seppur non esplicitamente, con un presente ancora fragile e falcidiato da guerre presenti o echeggianti.

RAMONA

di Andrea Bagney, Spagna, 2022, 80’ | Opera prima |

Cast: Lourdes Hernández, Bruno Lastra, Francesco Carril

Madrid come Manhattan: sontuosi scorci della città in bianco e nero sottolineati dalla musica di Tchaikovsky. Si apre così, con un omaggio al capolavoro di Woody Allen, il film d’esordio della regista spagnola Andrea Bagney, una storia d’amore (e di amori) tutta costruita intorno alla protagonista, aspirante attrice trentenne in cerca del senso della vita, ora bionda ora bruna, ora entusiasta ora dubbiosa, ora innamorata del boyfriend Nico ora attratta dal regista Bruno. 

RAYMOND & RAY

di Rodrigo García, Stati Uniti, 2022, 100’

Cast: Ethan Hawke, Ewan McGregor, Maribel Verdú, Tom Bower, Vondie Curtis Hall, Sophie Okonedo Due fratellastri, uniti da un padre con cui avevano un rapporto quanto meno contrastato e al cui funerale devono partecipare: Ewan McGregor (che gioca contro il suo tipico ruolo) e Ethan Hawke. Un regista-sceneggiatore colombiano, Rodrigo Garciá, figlio di Gabriel García Márquez, che ha esordito come regista nel 2000 con Le cose che so di lei (premio di Un certain regard a Cannes), e ha spesso collaborato con Alfonso Cuarón (che di Raymond & Ray è uno dei produttori) e Guillermo del Toro. 

SANCTUARY

di Zachary Wigon, Stati Uniti, 2022, 96’

Cast: Margaret Qualley, Christopher Abbott

Un uomo nella suite di un hotel di lusso. Bussa alla porta una ragazza, bionda, bella, in tailleur professionale, che lo sottopone a un’intervista formale. Via via che le domande si fanno più personali, il gioco si chiarisce: Rebecca è una escort dominatrix, Hal il suo ricco cliente, pronto a tutto, anche a pulire ogni centimetro del bagno in mutande. Ma questo è solo l’inizio del nuovo romantic thriller di Zachary Wigon …

SHTTL

di Ady Walter, Francia, Ucraina, 2022, 109’ | Opera prima |

Cast: Moshe Lobel, Antoine Millet, Saul Rubinek, Anisia Stasevich, Pyotr Ninevsky, Daniel Kenigsberg, Emily Karpel

1941: il giovane Mendele è entusiasta di lavorare nel cinema a Odessa, ma torna nel suo paese (“shtetl”, in yiddish) in Ucraina, al confine con la Polonia, dove il suo amore di sempre sta per sposare il figlio del rabbino. E questo il giorno prima dell’invasione nazista. L’esordiente argentino Ady Walter usa il piano-sequenza e il bianco e nero (anche se la continuità spazio-temporale è infranta da flashback a colori) come strumenti per calare lo spettatore dentro la realtà di un mondo ebraico sull’orlo della tragedia, tra ricostruzione filologica e allusione al presente. 

LA TOUR | LOCKDOWN TOWER

di Guillaume Nicloux, Francia, 2022, 89’

Cast: Angèle Mac, Hatik, Ahmed Abdel-Laoui, Kylian Larmonie, Merveille Nsombi, Nicolas Pignon

Una signora di colore una mattina esce dal torreggiante condominio di periferia in cui abita e viene inghiottita dal nero, un velario scuro, una nebbia, un’entità che divora chiunque si avventuri all’esterno da porte o finestre. Isolati dal mondo esterno, ecco i diversi gruppi famigliari: coppie e single, vecchi e bambini, gatti e cani di diversa taglia. E soprattutto bianchi, neri e nordafricani, divisi per piani e per etnie, più o meno armati e, mentre le scorte alimentari e idriche si assottigliano, più o meno decisi a conquistare la sopravvivenza e il dominio con la forza. 

GRAND PUBLIC

Sezione non competitiva dedicata al cinema per il grande pubblico, per un totale di 16 titoli.

FILM DI APERTURA

IL COLIBRÌ

di Francesca Archibugi, Italia, Francia, 2022, 126′

Cast: Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante, Sergio Albelli, Alessandro Tedeschi, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini, Fotiní Peluso, Francesco Centorame, Pietro Ragusa, Valeria Cavalli, Nanni Moretti

Dal romanzo premio Strega 2020, 330.000 copie vendute in Italia, tradotto il 25 lingue. “Un unico flusso di avvenimenti su piani sfalsati”, ha detto Francesca Archibugi, che con la forza dei ricordi traduce in immagini la complessa e miracolosa struttura a incastro delle pagine di Sandro Veronesi: tra coincidenze, perdite, rimpianti, amori assoluti. Con un cast delle grandi occasioni (a partire da Pierfrancesco Favino nella parte di Marco Carrera), e che riserva però più di una sorpresa, da Nanni Moretti a Massimo Ceccherini. 

Il film sarà preceduto dalla proiezione del cortometraggio:

LUCIANO PAVAROTTI, LA STELLA

di Gianluigi Toccafondo, Italia, 2022, 2’

Un nuovo cortometraggio del pittore, illustratore, regista e artista italiano Gianluigi Toccafondo, un omaggio poetico a Luciano Pavarotti, alla sua straordinaria capacità espressiva e alla sua dedizione nei confronti dei giovani artisti. Il corto nasce per un’occasione unica: le celebrazioni intorno alla posa della Stella dedicata a Luciano Pavarotti sulla Walk of Fame di Los Angeles.

AMSTERDAM

di David O. Russell, Stati Uniti, 2022, 134’

Cast: Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Alessandro Nivola, Andrea Riseborough, Anya Taylor-Joy, Chris Rock, Matthias Schoenaerts, Michael Shannon, Mike Myers, Taylor Swift, Zoe Saldaña, Rami Malek, Robert De Niro

Tre amici, un medico, un’infermiera e un avvocato, sono testimoni di una morte, che da accidentale si rivela un omicidio. E i tre, da testimoni, si trasformano in sospettati. Christian Bale, Margot Robbie e John David Washington s’immergono nell’atmosfera noir degli anni 30 costruita dall’eclettico direttore della fotografia Emmanuel Lubezki (collaboratore di Alfonso Cuarón, Terrence Malick, Tim Burton) e dalla regia (e sceneggiatura) di David O. Russell, gran tessitore di trame che s’intrecciano e si ribaltano e di apparenze che ingannano. Sullo sfondo, un vergognoso complotto della storia. Sullo schermo, un cast angloamericano eccezionale, che affianca ai protagonisti star come Robert De Niro.

ASTOLFO

di Gianni Di Gregorio, Italia, 2021, 97’

Cast: Gianni Di Gregorio, Stefania Sandrelli, Alfonso Santagata, Alberto Testone, Mauro Lamantia, Agnese Nano, Simone Colombari, Andrea Cosentino, Biagio Forestieri, Mariagrazia Pompei, Francesca Ventura, Gigio Morra

Astolfo, placido pensionato romano, viene sfrattato dal suo appartamento e decide di tornare a vivere nella casa di famiglia, un palazzotto un tempo nobiliare e oggi in sfacelo, in un paesino dell’Italia centrale. Trova un paio di stravaganti abusivi che vivono lì, un sindaco sgradevole e impiccione, un vecchio amico che si è arricchito. E, senza volerlo, senza cercarlo, trova anche l’amore. 

THE LOST KING

di Stephen Frears, Regno Unito, 2022, 108’

Cast: Sally Hawkins, Steve Coogan, Harry Lloyd, Mark Addy

Si apre con titoli di testa e una musica che ricordano quelli di Intrigo internazionale; e ha molto del thriller (come della commedia) l’avventura di Philippa Langley, piccolo borghese appassionata di storia, che nel 2012 riuscì a organizzare e finanziare con una sottoscrizione pubblica gli scavi per la ricerca dei resti di re Riccardo III, rinvenuti a Leicester sotto un parcheggio. Stephen Frears e Steve Coogan rinnovano il sodalizio di Philomena per raccontare uno di quegli episodi di eccentrica follia quotidiana che possono essere solo british. 

THE MENU

di Mark Mylod, Stati Uniti, 2022, 107’

Cast: Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, Hong Chau, Janet McTeer, Judith Light, John Leguizamo

“Non è uno chef. È uno storyteller”: il celebre Slowik, che considera la cucina un’arte concettuale e lavora con uno staff perfettamente addestrato nel suo ristorante esclusivo su una remota isoletta del Pacifico. Pochi, ricchi eletti sono ammessi ai suoi menu di cucina molecolare: “Noi raccogliamo; noi fermentiamo; noi congeliamo”. Laconico, soavemente elegante, inquietante, Ralph Fiennes riceve con sorniona ambiguità Ana-Taylor Joy, Nicholas Hoult, John Leguizamo e gli altri gli ospiti paganti della serata. Non sanno quello che li aspetta. 

MRS. HARRIS GOES TO PARIS | LA SIGNORA HARRIS VA A PARIGI

di Anthony Fabian, Regno Unito, Ungheria, 2022, 115’

Cast: Lesley Manville, Isabelle Huppert, Lambert Wilson, Alba Baptista, Lucas Bravo, Ellen Thomas, Rose Williams, Jason Isaacs

Un abito rosa che sembra una nuvola, fatto di trasparenze e gemme di fiori, un vaporoso Dior new look, appeso in casa della cliente dalla quale Ada Harris va a fare le pulizie. Il desiderio di un vestito come molla che cambia la vita: a metà degli anni 50, Ada riesce a mettere insieme il denaro necessario (anche grazie a una sorpresa “dall’altro mondo” del marito morto in guerra) e da Londra vola a Parigi, dritta alla Maison Dior. 

L’OMBRA DI CARAVAGGIO

di Michele Placido, Italia, Francia, 2022, 120’

Cast: Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Tedua, Vinicio Marchioni, Lolita Chammah

Al suo quattordicesimo film da regista, Michele Placido riprende un’idea che risale al 1968 quando, appena arrivato a Roma, frequentava l’Accademia d’arte drammatica. E per raccontare la vita di Michelangelo Merisi da una prospettiva inedita, inventa un personaggio, quello dell’Ombra (Louis Garrel): un investigatore che spia il pittore per conto di Paolo V e deve verificare la sua ortodossia. Il Caravaggio di Placido non è solo una rockstar ante litteram e un genio maledetto, ma anche un ribelle contro un potere che non può accettare la sua urgenza di verità. 

IL PRINCIPE DI ROMA

di Edoardo Falcone, Italia, 2022, 92’

Cast: Marco Giallini, Giulia Bevilacqua, Filippo Timi, Sergio Rubini, Denise Tantucci, Antonio Bannò, Liliana Bottone, Massimo De Lorenzo, Andrea Sartoretti, Giuseppe Battiston

Siamo nella Roma papalina del 1829 e il protagonista è uno dei più grandi mattatori del cinema contemporaneo: Marco Giallini. Il vero, impensabile punto di partenza il film che Edoardo Falcone ha scritto con Mario Martani e Paolo Costella, è il Canto di Natale di Charles Dickens. E a far cambiare le idee a questo Scrooge trasteverino sono niente meno che le ombre di Giordano Bruno (Filippo Timi), di papa Borgia (Giuseppe Battiston) e di Beatrice Cenci (Denise Tantucci). 

   

                  RAPINIAMO IL DUCE

di Renato De Maria, Italia, 2022, 98’

Cast: Pietro Castellitto, Matilda De Angelis, Tommaso Ragno, Isabella Ferrari, Alberto Astorri, Maccio Capatonda, Luigi Fedele, Coco Rebecca Edogamhe, Maurizio Lombardi, Lorenzo De Moor, Luca Lo Destro, Filippo Timi

Milano, aprile 1945. Siamo agli sgoccioli della Seconda Guerra Mondiale. Isola è diventato il re del mercato nervonne è la sua fidanzata clandestina, cantante del Cabiria, l’unico locale notturno aperto. Ma anche Borsalino, gerarca fascista, torturatore spietato, è innamorato perdutamente di Yvonne. Isola e i suoi intercettano una comunicazione cifrata e scoprono che Mussolini ha nascosto il suo immenso tesoro proprio a Milano – nella “Zona Nera” – in attesa di fuggire. Isola non può perdere l’occasione della vita e decide perciò di mettere in atto un’impresa folle: rapinare il Duce.

RHEINGOLD

di Fatih Akın, Germania, Paesi Bassi, Marocco, Messico, 2022, 140’

Cast: Emilio Sakraya, Kardo Razzazi, Mona Pirzad, Arman Kashani, Hüsein Top, Sogol Faghani

Nel 2010, in Iraq, tre uomini vengono scaricati da un camion, incarcerati e torturati brutalmente. Sono ricercati per aver rapinato un carico d’oro in Germania. Uno di loro, Xatar, ricorda, dall’infanzia da curdo ai confini con l’Iraq, l’arresto dei genitori musicisti, poi Parigi, Bonn, l’emarginazione, la passione per la musica, il rap, Londra, il traffico di droga, l’amore, l’idea del colpo che ti risolve la vita, la caccia. Ma la storia di Xatar non finisce qui. 

LA STRANEZZA

di Roberto Andò, Italia, 2022, 103’

Cast: Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Giulia Andò, Rosario Lisma, Aurora Quattrocchi, Donatella Finocchiaro, Galatea Ranzi, Fausto Russo Alesi, Filippo Luna, Tuccio Musumeci, Luigi Lo Cascio, Renato Carpentieri

Come venne a Pirandello l’idea di “Sei personaggi in cerca d’autore?” Grazie anche a due becchini di Girgenti (che nel 1920 non si chiamava ancora Agrigento), che dimenticano il loro lavoro scrivendo e interpretando farse irresistibili con la loro scalcinata compagnia, e che il drammaturgo incontrò in Sicilia nel 1920. Un giorno, l’imprevisto sconvolge una loro rappresentazione, e Pirandello ne prende debitamente nota. 

WAR LA GUERRA DESIDERATA

di Gianni Zanasi, Italia, Francia, 2022, 130’

Cast: Edoardo Leo, Miriam Leone, Giuseppe Battiston, Carlotta Natoli, Stefano Fresi, Antonella Attili, Massimo Popolizio

A causa di una rissa tra ragazzi sfociata in violenza, l’Italia è in guerra con la Spagna. A Roma, le vite dell’allevatore di vongole Edoardo Leo, della psicologa Miriam Leone, di suo fratello aviatore che ogni anno a Natale rivede Top Gun, del pacato barista Giuseppe Battiston, e di Stefano Fresi, Carlotta Natoli e gli altri, dagli affanni, i disagi e le gioie normali scivolano a poco a poco nella paranoia bellica. Come tutto ciò che li circonda: ecco armi, tute mimetiche, pattugliamenti, allerta. Consueto piglio surreale e attenzione al lato umano dei personaggi, Gianni Zanasi scrive e dirige una commedia romantica sullo sfondo di un mondo distopico.

WHAT’S LOVE GOT TO DO WITH IT?

di Shekhar Kapur, Regno Unito, 2022, 109’

Cast: Lily James, Emma Thompson, Shazad Latif, Shabana Azmi, Sajal Aly, Oliver Chris, Asim Chaudhry, Jeff Mirza, Alice Orr-Ewing

Matrimonio d’amore o matrimonio combinato? Matrimonio interrazziale o matrimonio all’interno della propria etnia? Lily James e Shazad Latif (Spooks, Penny Dreadful, Star Trek: Discovery), vicini di casa nella Londra della buona borghesia multietnica e amici fin da bambini, battibeccano sul tema, tra la colorata famiglia di lui e la mamma eccentrica di lei (Emma Thompson). Finché tutti partono per il Pakistan, dove Lily riprenderà il matrimonio di Shadaz, “arrangiato” dalla sua famiglia. 

BEST OF 2022

Sezione non competitiva composta da 11 film provenienti da altri festival internazionali, considerati tra i migliori della stagione.

ALL THAT BREATHES

di Shaunak Sen, India, Stati Uniti, Regno Unito, 2022, 94’ | Doc |

Il nibbio è un uccello bellissimo, elegante, intelligente, con un ruolo essenziale nell’ecosistema della città, capace di adattarsi al devastante inquinamento urbano. Ma ogni tanto paga le conseguenze del disastro ambientale.. Vincitore del Gran Premio della Giuria per il miglior documentario al Sundance 2022 e poi dell’OEil d’or per il miglior documentario a Cannes.

LES AMANDIERS

di Valeria Bruni Tedeschi, Francia, 2022, 126’

Cast: Nadia Tereszkiewicz, Sofiane Bennacer, Louis Garrel, Micha Lescot, Clara Bretheau, Noham Edje, Vassili Schneider, Sarah Henochsberg, Eva Danino, Liv Henneguier, Baptiste Carrion-Weiss, Alexia Chardard, Léna Garrel, Oscar Lesage, Suzanne Lindon

Aperto da un casting variegato e irriverente che deve stabilire chi saranno i giovani attori ammessi a far parte della scuola e a essere addestrati dal leggendario regista, Les Amandiers racconta l’energia e le delusioni di un gruppo di amici, dalle prove di Platonov di Čechov a una trasferta a New York per imparare dall’Actors’ Studio di Strasberg, dalle feste ai pianti, il sesso, gli amori, i drammi, il panico. Il teatro.

AS BESTAS

di Rodrigo Sorogoyen, Spagna, Francia, 2022, 137’

Cast: Luis Zahera, Marina Fois, Diego Anido, Denis Menochet

Francese, spagnolo e galiziano litigano, urlano e si combattono nella colonna sonora del nuovo film di Rodrigo Sorogoyen, autore feroce e umanissimo, spigoloso e coinvolgente. Una coppia di coniugi francesi si è trasferita nella campagna della Galizia per praticare agricoltura ecoresponsabile e aprire un agriturismo. I locali, soprattutto i nerboruti fratelli della fattoria confinante, non li amano, e quando i francesi votano contro l’installazione di pale eoliche, scoppiano le ostilità.

CORSAGE

di Marie Kreutzer, Austria, Lussemburgo, Germania, Francia, 2022, 112’

Cast: Vicky Krieps, Florian Teichtmeister, Katharina Lorenz, Colin Morgan, Jeanne Werner, Alma Hasun, Manuel Rubey, Finnegan Oldfield

Un valzer contemporaneo di grande impatto visivo attraverso la vita della stravagante imperatrice Elisabetta d’Austria, la cui bellezza ed eleganza sono al centro del nuovo film della regista austriaca Marie Kreutzer. L’imperatrice asburgica Elisabetta ‘Sissi’ d’Austria nel 1877 sta per compiere quarant’anni, che a quell’epoca per una donna segnavano l’inizio della fine. E Sissi si agita, si arrabbia, stupisce la corte. Stretta sempre, appunto, nel rigido corsetto che imprigionava la femminilità. 

COUPEZ! | CUT! ZOMBI CONTRO ZOMBI

di Michel Hazanavicius, Francia, Giappone, 2021, 112’

Cast: Romain Duris, Bérénice Bejo, Grégory Gadebois, Finnegan Oldfield, Matilda Lutz, Sébastien Chassagne, Raphaël Quenard

Una troupe sta girando un film di zombie a bassissimo budget, uno Z movie: location fatiscente tipo hotel abbandonato, coloracci giallo-rossastri, un unico piano sequenza con macchina a mano. E, com’è ovvio, a un certo punto arrivano gli zombie veri e affamati. Hazanavicius, nella sua vena parodistica e pop, fa un remake letterale di Zombie contro zombie, cult movie di diploma di Ueda Shinichiro del 2018, aggiungendo alla follia dell’originale surreali ingorghi franco-giapponesi e una strizzata d’occhio alle casualità delle invenzioni cinematografiche.

L’ENVOL | LE VELE SCARLATTE

di Pietro Marcello, Francia, Italia, Germania, 2022, 99’

Cast: Juliette Jouan, Raphaël Thiery, Noémie Lvovsky, Louis Garrel, Yolande Moreau

Un giorno arriveranno dal fiume delle vele scarlatte che ti porteranno lontano da qui: è questa la profezia della maga alla giovane Juliette, ragazza intelligente e indipendente, orfana di madre e cresciuta da una volitiva vicina di casa e da un padre reduce dalla Prima guerra mondiale. Ambientato negli anni ‘20 del ‘900 in un villaggio del nord della Francia e liberamente ispirato al romanzo del 1923 “Le Vele Scarlatte” dello scrittore russo Aleksandr Grin

L’INNOCENT

di Louis Garrel, Francia, 2022, 99’

Cast: Roschdy Zem, Anouk Grinberg, Louis Garrel, Noémie Merlant

Louis Garrel da sempre affascina. Non fa eccezione L’Innocent, un thriller romantico, commovente e gioioso, che contrappone vari temi, oscillando tra la commedia romantica e il film d’azione. Come nei suoi tre lavori precedenti, l’attore-regista attinge alla propria storia di vita per raccontare quella di Abel, che si oppone al matrimonio della madre Sylvie con un detenuto. 

KLONDIKE

di Maryna Er Gorbach, Ucraina, Turchia, 2022, 100’

Cast: Oxana Cherkashyna, Sergey Shadrin, Oleg Scherbina, Oleg Shevchuk, Artur Aramyan, Evgenij Efremov

Tra i film che sono arrivati quest’anno dall’Ucraina, quello di Maryna Er Gorbach si situa in un momento e in un luogo molto particolare: una piccola fattoria nel Donbass, al confine con la Russia, nel luglio 2014. Il marito, per pavidità e interesse, è servile verso gli invasori, mentre la moglie incinta si ostina a resistere, anche dopo che i russi, “per sbaglio”, hanno distrutto una parte della loro casa e abbattuto un jet della Malaysia Airlines. 

RABIYE KURNAZ GEGEN GEORGE W. BUSH | MAMMA CONTRO G. W. BUSH

di Andreas Dresen, Germania, Francia, 2022, 119’

Cast: Meltem Kaptan, Alexander Scheer, Charly Hübner, Nazmi Kirik, Abdullah Emre Öztürk, Şafak Şengül

Rabiye Kurnaz, amorevole madre e casalinga di Brema, è disperata: suo figlio, Murat, è stato rinchiuso a Guantanamo. Si rivolge alla polizia, contatta le autorità ma non può niente di fronte alla loro impotenza. Poi conosce Bernhard Docke, avvocato per i diritti umani: l’uomo, riservato e pacato, e l’agguerrita donna di origini turche decidono di lottare insieme per il rilascio di Murat.

TRIANGLE OF SADNESS

di Ruben Östlund, Svezia, Germania, Francia, Regno Unito, 2022, 142’

Cast: Harris Dickinson, Charlbi Dean, Woody Harrelson, Vicki Berlin, Henrik Dorsin, Zlatko Burić, Jean- Christophe Folly, Iris Berben, Dolly De Leon, Sunnyi Melles, Amanda Walker, Oliver Ford Davies, Arvin Kananian, Carolina Gynning, Ralph Schicha

Un modello e una modella, belli, giovani, eleganti, fidanzati, conflittuali e parecchio litigiosi. Una crociera sul Mediterraneo, alla quale la coppia partecipa insieme a miliardari, oligarchi, imprenditori. Una brutta tempesta. I superstiti del naufragio su una spiaggia deserta. Sono i tre momenti nei quali si articola il film vincitore della Palma d’oro di Cannes 2022, uno scatenato collage grottesco, sulla falsariga dei film precedenti di Östlund,.

WALAD MIN AL JANNA | BOY FROM HEAVEN

di Tarik Saleh, Svezia, Francia, Finlandia, Danimarca, 2022, 126’

Cast: Tawfeek Barhom, Fares Fares, Yunud Albayrak

Lo scrittore e regista Tarik Saleh, con il suo film del 2017, The Nile Hilton Incident, si è fatto conoscere come un autore che usa abilmente il genere per esplorare l’intricato stato politico, morale e psicologico dell’Egitto dei giorni nostri. Questa volta si concentra sui legami contorti tra religione e politica, ambientando i suoi intrighi all’interno della moschea e dell’università Al-Azhar del Cairo, una delle principali istituzioni mondiali di insegnamento dell’Islam sunnita e per molti secoli una componente importante della società egiziana. 

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