VENEZIA (nostro inviato) – Scorrendo la stampa e leggendo i pareri su “The master”, il film più atteso alla mostra di Venezia, si scopre che alcuni giornalisti sono stati delusi, altri invece lo hanno applaudito. Io ho battuto le mani convinta perché è un film coraggioso, su un tema difficile, sul quale sinora non si è indagato, realizzato con verosimiglianza magistrale. “The master” fa dimenticare che i personaggi sono di celluloide, e questo accade poche volte.
Il film racconta un’avventura umana tra due persone: il maestro e l’adepto; sviluppa la genesi di una setta; approfondendo il rapporto tra due individui speculari; demistifica i meccanismi del plagio; descrive la simbiosi che pervade autorità e discepolo, il legame di possesso erotico e religioso tra una personalità sottomessa e una dominante. Lo fa attraverso una sceneggiatura che è insieme storia degli USA nel secondo dopoguerra e storia della manipolazione mentale dell’uomo sull’uomo. Il tutto grazie a due attori grandiosi quali Philip Seymour Hoffman (Il maestro) e Joachim Phoenix (il discepolo).
“The master” è la cronaca di una relazione patologica, che esiste al di là delle sette e di Scientology, tra personalità che si completano con reciproca violenza: il maestro è un rullo compressore che indaga nel privato del discepolo, il quale, volente o nolente, gli mette a nudo l’anima e gliela consegna. Il discepolo per difendere la loro simbiosi dalle ingerenze esterne diventa il braccio armato del maestro. I due sono entrambe fondamentalisti: o si è con loro, o si è contro di loro, non esistono vie di mezzo.
Il finale della storia – che non vi racconto – esplora il punto di rottura della dipendenza reciproca, senza dare risposte definitive. Alcuni hanno trovato poco esauriente la conclusione, ma io credo invece che, anche in questo, il regista ha usato profonda saggezza: la vita continua e ha tante risposte possibili.
The Master
(The Master, 2012, USA)
Regia: Paul Thomas Anderson
Con: Philip Seymour Hoffman, Joaquin Phoenix, Amy Adams, Laura Dern, Jesse Plemons, David Warshovsky