Venezia 80. Allo scenografo Tonino Zera il premio Campari Passion for Film 

Tonino Zera è l’autore delle scene di The Palace di Roman Polanski presentato Fuori Concorso

VENEZIA – La Biennale di Venezia e Campari annunciano che è stato attribuito allo scenografo italiano Tonino Zera (Il primo re, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, Vallanzasca – Gli angeli del male) il premio Campari Passion for Film dell’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (30 agosto – 9 settembre 2023).

Il premio Campari Passion for Film, istituito cinque anni fa alla 75. Mostra, si propone di valorizzare lo straordinario contributo che i collaboratori più stretti del regista offrono al compimento del progetto artistico rappresentato da ciascun film. 

Passion for Film premia a turno una di queste figure, non semplici artigiani, ma artisti e co-autori delle opere a cui offrono il contributo del loro insostituibile talento. Il riconoscimento è stato attribuito negli anni al montatore statunitense Bob Murawski, al direttore della fotografia italiano Luca Bigazzi, al trombettista e compositore statunitense Terence Blanchard, allo scenografo britannico Marcus Rowland, e l’anno scorso alla costumista Arianne Phillips.

La consegna del premio a Tonino Zera avrà luogo sabato 2 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema), alle 21.45, prima della proiezione Fuori Concorso di The Palace (Italia, Svizzera, Polonia, Francia / 100’) di Roman Polanski con Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Bronwyn James, Joaquim De Almeida, Luca Barbareschi, Milan Peschel, Fortunato Cerlino e Mickey Rourke, di cui Tonino Zera è l’autore delle scenografie.

A proposito del riconoscimento, Tonino Zera ha commentato: “Ricevere il prestigioso premio Campari Passion for Film nell’ambito della  Mostra del Cinema di Venezia non solo è un onore personale, ma anche il riconoscimento dell’importanza della scenografia nel mondo del cinema. 

Evidenzia il ruolo della narrazione visiva, la capacità di evocare emozioni e il suo potere di trasportare il pubblico nel cuore di un film. Emozioni che ho cercato di trasmettere su The Palace per la regia di Roman Polanski, la cui guida e il cui genio creativo sono stati per me fonte di ispirazione. Collaborare con un regista così visionario è stato un privilegio oltre ogni misura. È stato un viaggio di immaginazione  e dettagli meticolosi. Un grazie ad Alberto Barbera  e Luca Barbareschi”.

Il Direttore della Mostra Alberto Barbera dichiara: “Con quasi cento produzioni all’attivo fra piccolo e grande schermo, Tonino Zera ha saputo coniugare la dimensione più artigianale della tradizione scenografica con le nuove possibilità offerte dall’innovazione tecnologica e digitale. In una carriera ormai trentennale, Zera ha lavorato sulla riqualificazione degli ambienti cinematografici e pubblicitari con curiosità e inventiva, contribuendo alla costruzione degli immaginari dei registi con i quali ha lavorato, dagli esordi con Carlo Vanzina e Paolo Virzì a Spike Lee, Giuseppe Tornatore, Carlo Verdone, Francesco Patierno e Gabriele Muccino, fino a Roman Polanski che l’ha voluto per le scene del suo ultimo film, The Palace. 

Lo scenografo ha dimostrato una particolare versatilità nella ricostruzione di contesti storici, siano essi gli anni del dopoguerra degli sceneggiati De Gasperi, l’uomo della speranza di Liliana Cavani e Gino Bartali di Alberto Negrin o la Milano “nera” anni 70 del film Vallanzasca – Gli angeli del male di Michele Placido, per il quale è stato candidato al David di Donatello. Fino al capolavoro scenografico Il primo re firmato da Matteo Rovere e ambientato nell’anno della fondazione di Roma.

L’abilità nella rievocazione “vintage” di un’epoca lo ha portato in tempi più recenti a collaborare con Sydney Sibilia per gli acclamati L’incredibile storia dell’Isola delle Rose e Mixed by Erry, a conferma di una professionalità aperta e disponibile a sempre nuove sfide”.

“Siamo molto orgogliosi di confermare il Premio ufficiale Campari Passion for Film Award, creato da Campari insieme alla Direzione Artistica della Mostra – dichiara Andrea Ceccarini, Aperitifs Marketing Director Campari Group – Mantenendo come filo conduttore tutto ciò che nasce dalla Passione, intesa come elemento fondamentale di inspirazione per la creatività, il Premio è volto a valorizzare le figure che, accanto al regista, contribuiscono a rendere eccellente l’arte cinematografica. Quest’anno, con lo scenografo italiano Tonino Zera, abbiamo premiato una figura professionale dalla spiccata sensibilità estetica e artistica, in grado di coniugare passione, lavoro artigianale, innovazione e capacità di guardare sempre al futuro”.

Tonino Zera – Nota biografica

Nasce il 14 settembre 1957 a Villa Santo Stefano, Frosinone, terra natale dei protagonisti del cinema italiano come Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni e Nino Manfredi.  Laureatosi in Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, nel 1979 diventa assistente di Elio Balletti, scenografo con il quale realizza i suoi primi lavori, tra cui la serie televisiva La Piovra, rimasta nella storia della televisione italiana. In questo periodo entra così in contatto con personalità registiche di spicco come Bolchi, Brusati, Vancini.

 Negli anni, durante il suo percorso professionale collabora con Giuseppe Tornatore, Roman Polanski, Spike Lee, Paolo Virzì, Carlo Lizzani, Gabriele Muccino, Liliana Cavani, Matteo Rovere, Sydney Sibilia, Michele Placido, Carlo Vanzina. La maggior parte dei film realizzati nella sua carriera sono stati ricostruiti all’interno degli studi di Cinecittà, punto di riferimento fondamentale per l’attività di questo scenografo, la cui attitudine è rivol

ta verso un cinema “artigianale”, di ricostruzione, con radici che affondano nella tradizione del cinema italiano. Inoltre, per lo scenografo, i film pubblicitari costituiscono un’ottima opportunità di confronto con il panorama cinematografico internazionale. Collabora infatti con registi di spicco come Sam Mendes, Dennis Hopper, Jonathan Glazer, Frederik Bond e Michael Haussman. Attualmente, sta lavorando al nuovo film di Nick Hamm “William Tell”.

Su The Palace

C’era una volta, e c’è ancora, il Palace Hotel. Uno straordinario castello progettato all’inizio del 1900 da un architetto mistico, un castello che si trova sulle montagne della Svizzera, nel bel mezzo di una valle innevata. È il Palace Hotel, edificio dall’atmosfera gotica e fiabesca dove ogni anno, ospiti ricchi, viziati e viziosi convergono da tutto il mondo. Un evento irripetibile li ha riuniti tutti, la festa di Capodanno 2000.

The Palace è il nuovo film di Roman Polanski, prodotto da Luca Barbareschi per Èliseo entertainment con Rai Cinema, una coproduzione internazionale realizzata insieme a Lucky BOB (Polonia), CAB Productions (Svizzera) e RP Productions (Francia). Una partnership produttiva che vede nuovamente insieme Polanski, Barbareschi e Rai Cinema dopo L’ufficiale e la spia, vincitore del Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019. La sceneggiatura è stata scritta dal regista insieme al grande sceneggiatore Jerzy Skolimovski e a Ewa Piąskowska.

L’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si terrà al Lido dal 30 agosto al 9 settembre 2023, diretta da Alberto Barbera.

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