Venezia 80. “Io capitano” di Matteo Garrone commuove

Seydou Sarr e Moustapha Fall sono i giovanissimi protagonisti senegalesi, interpreti del drammatico e importante film di Matteo Garrone “Io capitano”, che parla di due minori che all’insaputa dei genitori lasciano l’Africa per venire in Europa. 

Garrone li ha conosciuti nel loro paese, hanno interpretato il suo film e poi li ha portati con se in Italia, temporaneamente alloggiandoli a casa di sua madre. Seydou Sarr aveva una malattia agli occhi ed è stato operato da noi.

Seydou e Moussa nel film non hanno cambiato i nomi.  Interpretano due adolescenti che non sono perseguitati dal governo, non scappano dalla guerra, semplicemente ed erroneamente credono che il nostro continente sia la terra promessa, una meta di grandi opportunità.

Dalla storia si intuisce che il regista si è documentato seriamente sulla realtà dei migranti e ha parlato con chi questa odissea l’ha conosciuta. I due quasi bambini attraversano il deserto dove c’è chi muore, finiscono in galera, privati dei soldi faticosamente raggranellati conoscono la tortura in Libia. 

Il film è un viaggio attraverso la crudeltà umana, l’inferno dei nostri giorni. Matteo Garrone, preciso ed esauriente nei dettagli, sa spiegare come i due minori riescano a sopravvivere, chi sono e da dove vengono gli scafisti. Un film etico, illuminante e ben fatto, utile a chiarire una realtà che i più ignorano.

Un film di Matteo Garrone con Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodou Sagna. Genere Drammatico durata 121 minuti. Produzione Italia, Belgio 2023. Uscita nelle sale: giovedì 7 settembre 2023

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