Venezia 70. “Gravity”: in 3D lo spazio diventa reale

VENEZIA (nostro inviato) – Alla proiezione per gli accreditati di “Gravity”, il film  di Alfonso Cuaròn che, fuori concorso, ha inaugurato la 70ma edizione della mostra di Venezia, gli spettatori sono rimasti rapiti dalla magia di un 3D perfetto che li ha letteralmente trasportati nello spazio.

Grande clamore era stato fatto il giorno prima per l’arrivo di George Clooney, richiamo sexy per le donne del Lido, in realtà protagonista principale è Sandra Bullock, molto brava nell’interpretare l’astronauta inesperta che, perduta nello spazio, deve salvare la pelle.  “Gravity”  è un viaggio tra le galassie, dove vita e morte corrono insieme: colpi di scena, cadute senza gravità, incendi, passaggi da un’astronave all’altra, satelliti e piattaforme, meteoriti che piombano negli occhi di chi guarda con la suggestione del pericolo, rendono il film di Cuaròn emozionante, danno dignità estrema alla tecnica tridimensionale, senza la quale un racconto di questo tipo non sarebbe stato così coinvolgente e così vero  Un grande spettacolo.

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