Venezia 71. Carlo Verdone giurato non tiferà per il campanile

 

VENEZIA – Carlo Verdone,  alla 71ma Mostra del Cinema di Venezia  ritirerà  il Premio Bresson.  Suo padre è stato un famoso critico cinematografico e lui  ha frequentato Venezia fin da bambino. In una intervista rilasciata al Giornale il noto attore e regista romano parla così del Lido: “Negli anni cinquanta a Venezia era tutto molto elegante, ho un ricordo meraviglioso dei rituali. A mezzogiorno il photocall con i divi e i paparazzi.

Erano periodi in cui circolavano eleganza, stile e dignità. La sera ci si vestiva bene, le regole funzionavano”.  Secondo Verdone quella Venezia finì quando “Marco Ferreri cominciò a dire che la mostra era una stronzata: non ci credeva neanche lui, tutto era fatto e detto in favore dei giovani, della contestazione”. 

Unico italiano nella giuria della 71esima Mostra del Cinema di Venezia,   Verdone sul suo ruolo di giurato spiega:  “Niente favori ai film italiani. Spero soltanto che i tre registi italiani mi aiutino, con la qualità delle loro opere”.  Afferma di voler adempiere il compito in modo “serio, vedendo tutti i film e giudicando in base alle emozioni, alla profondità del linguaggio, al tema” – e continua –  “tutti hanno il terrore di Venezia. Personalmente sono contento di non doverci andare (in concorso) visto che faccio commedie”. 

Secondo Verdone  c’è una diffusa mania di autoproclamarsi critici,  esistono un’infinità di blog che cercano di dire la loro con aggressività.  Per Verdone “sono gli hunting che hanno sparato sul film di Sorrentino ‘La grande bellezza)” E asserisce che “basta guardare cosa ha dovuto subire la figlia di Robin Williams in Rete”.   Poi aggiunge:”Per fortuna non sono né su Facebook né su Twitter”. Carlo Verdone è tuttavia consapevole che  il ruolo di giurato è delicato e che “qualcuno sarà scontento, ma l’unanimità – spiega –  non esiste”.

Verdone dà anche una anticipazione sul suo nuovo film: “non sarà sui giovani, ma su un gruppo di persone mature: io sono il più anziano. E sarò in tuta: per troppo tempo ho portato giacca e cravatta da borghese”.

 

 

 

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