“La seconda possibilità”: calorosa accoglienza romana per il romanzo di Claudia Stazi presentato da Rita Ricci insieme alla dottoressa Patrizia Giungato 

ROMA – Gremita la sala della libreria Minerva di Roma, allestita ad hoc per la presentazione de “La seconda possibilità”: alta è stata l’adesione e numerosa la partecipazione.  

Un risultato inatteso, per il primo romanzo di una scrittrice esordiente: Claudia Stazi, classe ’82, specializzata in legge e capace con i suoi racconti di puntare dritto al cuore dei partecipanti, trasmettendo emozioni autentiche. Presenti oltre all’autrice, la psicoterapeuta Patrizia Giungato, che ha offerto il suo prezioso contributo clinico e la giornalista professionista Rita Ricci, che ha moderato l’evento, accompagnata dalla lettrice Francesca Falco.

Il tema – di grande attualità – ruota intorno al concetto di amore tossico, che ancora tante vittime femminili miete ogni giorno nel nostro Paese, ma che sottintende un messaggio positivo: di resilienza e rinascita. Un romanzo che ha saputo incuriosire, per la doppia anima che lo caratterizza: da un lato, quella di denuncia sociale, dall’altro, di rinascita consapevole. Lo spiega l’autrice, giurista e scrittrice: «Ho riversato su carta emozioni autentiche che la vita stessa mi ha suscitato, insegnandomi, come si possa risorgere dalle proprie ceneri e ricostruirsi un ponte d’oro verso una nuova esistenza, piena di armonia e serenità». 

Sul fenomeno dell’amore tossico si è espressa, invece, la psicoterapeuta Patrizia Giungato, esperta in relazioni disfunzionali e dipendenze affettive «La protagonista del romanzo, Dona ricerca affetto, supporto e rispetto in una relazione: un approdo sicuro ed invece si ritrova nelle acque torbide della personalità di Alex; lei stessa che già conosceva bene la sofferenza legata a uomini anaffettivi e problematici, si ritrova coinvolta dal fare seduttivo e contorto di quest’uomo, coinvolta in un legame malato e tormentato, basato sulla svalutazione, sulla mancanza di rispetto e sulla sopraffazione: divenendo così dipendente dal dolore, fino a subire violenze psicologiche e fisiche e sottomissioni». Questo, appunto, è uno dei meccanismi inconsci – ben illustrato dalla psicoterapeuta – che scatta nelle donne vittime di violenza e abusi, non solo fisici, ma anche psicologici. 

L’intervento della dottoressa ha suscitato grande coinvolgimento nel pubblico e un acceso dibattito, tanto che, sia l’autrice Claudia Stazi, che la relatrice Rita Ricci, hanno approfondito il tema, di grande interesse sociale, chiedendole in che modo: “Fosse possibile uscire dal tunnel dell’amore tossico”. «Il percorso e il progetto terapeutico che realizzo sul femminile – spiega la dottoressa – si basa proprio su questo: sulla conoscenza di sé e dei propri valori, su come cambiare la propria narrazione interna attraverso un lavoro sull’autostima che valorizzi risorse e talenti». Specifica la dottoressa: «Un percorso che insegna come rimettersi al centro della propria vita come priorità, recuperando l’amore e il rispetto verso se stessi, liberandosi, così, dal bisogno di colmare vuoti, ma scegliendo coscientemente la persona da amare, condividendone i valori principali e uscendo così dal circolo vizioso delle aspettative e dall’idealizzazione. Solo costruendo una sana relazione con se stessi, si può costruire una buona relazione con l’altro».

Un romanzo che suscita attenzione e curiosità per la profondità e l’importanza delle tematiche sociali trattate, espresse nel libro con levità e con uno stile chiaro e coinciso, che invoglia alla lettura. Numerosi i riscontri di vendita e di pubblico, sin da questo primo evento, accompagnato già da una luminosa scia di successo.

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